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venerdì, Aprile 19, 2024

Frosolone. Nel ricordo di Lelio Pallante a dieci anni dalla scomparsa

AttualitàFrosolone. Nel ricordo di Lelio Pallante a dieci anni dalla scomparsa

“Un uomo cordiale. Di quelli che ti fanno stare bene con un sorriso, con una pacca sulla spalla. Era sicuramente una bella persona. E le tante presenze qui in chiesa lo dimostrano”. Le parole del vescovo di Trivento, monsignor Claudio Palumbo, sintetizzano al meglio la figura di Lelio Pallante. Un uomo dal cuore grande, un galantuomo, prima che politico e imprenditore. Un manager dalle idee lungimiranti, spesso in anticipo rispetto ai tempi. A dieci anni dalla sua scomparsa, in tanti si sono dati appuntamento nella chiesa di Santa Maria Assunta, nella sua amata Frosolone, per ricordare con affetto l’amico di tutti. Per rendersi conto ancora una volta, del vuoto che ha lasciato con la sua scomparsa tra le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Alla cerimonia c’erano il figlio Quintino, la vedova Alfonsina, i parenti, gli amici e tutti coloro che con lui hanno condiviso la passione per la politica, quella che metteva al centro di tutto le persone e non gli interessi di pochi. A tutti, a nome dei familiari, è giunto il ringraziamento del nipote, Quintino Pallante: “Intendo ringraziare la comunità tutta, la stessa comunità politica, di amici, cittadini, per i quali zio Lelio si è speso durante la sua vita terrena e dai quali ha ricevuto affetto, stima e considerazione. Questo era Lelio Pallante. L’emozione è notevole, anche nel vedervi tutti insieme nel ricordo. Grazie perché tutti noi, insieme, testimoniamo ciò che ha fatto lui in vita”. Toccante il ricordo a quattro mani del direttore di Telemolise, Manuela Petescia (assente per motivi di salute), e di Enzo Di Gaetano, storica firma di una tv che, proprio grazie alle idee innovative di Lelio Pallante, oggi è diventata una delle realtà più importanti di tutto il centro sud: “La tua lungimiranza imprenditoriale, la tua politica aziendale onesta e illuminata, la tua straordinaria capacità di stupire e cambiare il mondo – anche solo con un sorriso – erano difficili da proseguire. E infatti è stato difficile. Abbiamo sofferto la tua assenza, Lelio. Tanto, troppo. Assenza umana, prima di tutto. Ci è mancata quella tua parola di conforto che distribuivi con amore e naturalezza, con semplicità e sobrietà, con diplomazia e umiltà. Un gigante, gentile e modesto: questo eri, Lelio. C’è mancata quella tua capacità innata di vedere oltre i confini angusti del presente”. Infine la parola all’amico di mille battaglie, Michele Iorio. Ha parlato della loro profonda amicizia, del loro percorso politico e delle intuizioni vincenti di Lelio Pallante, come quella di puntare sulla comunicazione sin dai tempi in cui Internet non c’era e i giornali si facevano con il ciclostile. Ma soprattutto ha voluto ricordare l’amore senza confini per la sua Frosolone: “Lelio Pallante ha avuto la possibilità di ricoprire incarichi straordinariamente importanti: assessore regionale, presidente del consiglio regionale. Ma penso che l’incarico che più lo ha soddisfatto, che lo sorridere nell’animo, è stato quello di sindaco di Frosolone. Lelio era Frosolone. Era appassionato della sua gente, del suo territorio, del suo paese. E la passione che riversava nei confronti del suo paese traspariva anche nel suo impegno di editore: quando poteva parlare di Frosolone raggiungeva il massimo della sua soddisfazione. Una persona straordinaria, Lelio”.

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