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venerdì, Marzo 29, 2024

Emergenza lavoro, da due anni senza tutela del reddito: l’appello alle istituzioni: “Aiutateci, ci sentiamo abbandonati!”

AttualitàEmergenza lavoro, da due anni senza tutela del reddito: l'appello alle istituzioni: "Aiutateci, ci sentiamo abbandonati!"

Lavoravano in piccole aziende, ditte artigianali, negozi, imprese individuali, ora non più; tra loro molti nemmeno si conoscono; vivono in tutto il Molise. Sono 1744, tanti, e da 2 anni sono senza tutela del reddito, senza un lavoro perché è difficile trovarlo di nuovo. “Siamo stati estromessi dalla mobilità in deroga – dice Carolina D’Antino, la portavoce del Comitato che hanno costituito – e non siamo stati presi in considerazione per alcun provvedimento di politica attiva, reimpiego, tirocinio sociale retribuito, né per incentivi al pensionamento”.

Si sentono abbandonati, persi. Hanno portato la loro disperazione davanti alla Prefettura a Campobasso prima, davanti al consiglio regionale poi. La disperazione di chi fa fatica a portare avanti la famiglia senza soldi. “Mai prima – continua D’Antino – ci siamo trovati a lottare con poche speranze contro la disoccupazione, l’indifferenza, l’insensibilità delle istituzioni che ci hanno abbandonato togliendoci la mobilità in deroga e con essa anche la dignità”.

Il comitato ribadisce che la Regione non ha dato alcuna spiegazione, così come non ha spiegato perché non ha adottato, per per questi 1744 lavoratori alcuna misura, ad esempio con una riserva sulle borse lavoro comunali, incentivi per reimpiego o per andare in pensione.

La loro questione sarà all’ordine del giorno del prossimo consiglio regionale, con una mozione di Petraroia. Si chiede a Frattura di impegnarsi a riformulare due specifiche delibere di Giunta, la 638 del 30 dicembre 2016 e la 114 del 30 marzo 2017, per consentire di pagare a questi lavoratori le domande di mobilità in deroga per sette mensilità del 2015 e per quelle del 2016; e ancora di impegnarsi con il Governo centrale per acquisire altri stanziamenti.

Il Comitato fa appello a tutti, alle istituzioni, alle forze sociali, autorità civili e religiose di non abbandonare 1744 famiglie che non si considerano figlie di nessuno e chiedono di essere ascoltate e rispettate, come tutti.

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