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venerdì, Aprile 19, 2024

Traffico rifiuti nel Venafrano, il prefetto Guida: trasportati da ditte collegate alla criminalità organizzata

AttualitàTraffico rifiuti nel Venafrano, il prefetto Guida: trasportati da ditte collegate alla criminalità organizzata

Sono attesi a breve i primi esiti dell’inchiesta sui due tir sequestrati circa un anno fa, contenenti le ceneri dei rifiuti provenienti dall’Herambiente di Pozzilli e diretti alla Colacem di Sesto Campano. Dopo i primi accertamenti effettuati dall’Arpa Molise, gli inquirenti hanno disposto ulteriori analisi, affidandole a un laboratorio esterno. Queste novità sono emerse durante un incontro convocato dal prefetto di Isernia, Fernando Guida, per fare il punto su presunti traffici illeciti di rifiuti e sull’inquinamento ambientale nella piana di Venafro: “Siccome le forze di polizia non erano del tutto convinte degli esiti degli accertamenti dell’Arpa – ha spiegato -, è stato fatto un incidente probatorio. Ulteriori accertamenti sono stati affidati a un laboratorio esterno. Tra non molto avremo i primi esiti. Il reato ipotizzato è quella di traffico illecito di rifiuti. Gli inquirenti ipotizzano che ci sia stato un impiego delle polveri che provenivano dall’inceneritore di Pozzilli per la fabbricazione di cemento”. Ma ci sono anche altri episodi a preoccupare Guida. Durante una serie di controlli effettuati tra l’anno scorso e quest’anno nel Venafrano sarebbero emersi collegamenti tra criminalità organizzata e ditte che trasportavano rifiuti: “Nel corso dei controlli effettuati nel 2016 e nel 2017 sono stati individuati anche dei camion che trasportavano rifiuti, appartenenti a ditte collegate alla criminalità organizzata. Un’ipotesi piuttosto preoccupante di vero e proprio traffico illecito di rifiuti che potrebbe far capo alla criminalità organizzata”. Intanto va avanti anche l’inchiesta sull’inquinamento ambientale nella piana di Venafro che ha preso spunto dall’esposto presentato dal sindaco Antonio Sorbo: “Anche in questo caso ci si affiderà a un laboratorio esterno al Molise. Effettuerà verifiche relative sia all’inquinamento dell’aria sia all’accumulo di elementi inquinanti al suolo, proprio per evitare casi come quelli del 2010 – ha concluso – con le tracce di diossina individuate nel latte materno”. A margine dell’incontro si è fatto riferimento anche alle dichiarazioni dell’assessore regionale Facciola sulla mancata accettazione, da parte del prefetto, dell’incarico di coordinatore di un pano di monitoraggio dell’inquinamento. Guida non ha inteso polemizzare, limitandosi a precisare che non poteva accettare poiché il provvedimento a suo avviso non era legittimo.

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