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venerdì, Aprile 19, 2024

In Molise come in Sicilia, centrodestra unito. Verso una rosa di nomi per la presidenza

AperturaIn Molise come in Sicilia, centrodestra unito. Verso una rosa di nomi per la presidenza

di PASQUALE DI BELLO

Centrodestra al lavoro. Convocato il tavolo della coalizione in vista delle prossime elezioni regionali di primavera. Mentre Frattura conta amici e soprattutto nemici, e quel che resta di una coalizione allo sbando, come gli austriaci a Vittatio Veneto, risale in ordine sparso le valli che aveva baldanzosamente disceso cinque anni fa, il centrodestra organizza le falangi e le dispone a testuggine in vista della sfida decisiva di marzo o, al più tardi, di maggio.

In agenda, tra le altre cose, la composizione di una rosa di nomi da inviare all’esame del più ampio tavolo nazionale, quello a cui, verosimilmente, spetterà l’ultima parola sulla candidatura alla presidenza per il Molise. E’ questo il percorso descritto dalla Coordinatrice di Forza Italia, Annaelsa Tartaglione, e concordato con Silvio Berlusconi. Il leader azzurro, dopo la schiacciante vittoria di Musumeci alle elezioni siciliane, è tornato ad essere l’effettivo dominus del centrodestra. L’unità della coalizione è quindi un valore assoluto su cui puntare. Alla riunione di oggi, presenti tutti i principali partiti della coalizione: Forza Italia, Direzione Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Insieme a loro altri raggruppamenti, tutti afferenti alla coalizione dei moderati che, salvo errori dell’ultim’ora, è destinata a surclassare quella degli smodati. Ci vuole infatti una smodata predisposizione al suicidio politico per puntare ad un tragico remake del film mandato in onda in questi cinque anni. Frattura e soci sono destinati all’isolamento, anzi a guardarci bene solo Frattura. Di soci, a parte quelli delle società dell’imprenditore Frattura, non gliene sono rimasti. A mollarlo, da ultima, anche il segretario del PD Micaela Fanelli, ovvero l’ultima giapponese con la fascia in fronte e la scritta banzai disposta sino a ieri a difenderlo.

Tra gli abbandoni illustri, quello più pesante è indubbiamente impersonato dall’europarlamentare Aldo Patriciello che è non solo rientrato nel centrodetra ma c’ha addirittura messo la faccia in prima persona entrando nel Coordinamento regionale di Forza Italia. “Patriciello è nella coalizione, insieme a tutti gli altri principali esponenti e partiti che la copongono” dice Annalesa Tartaglione. Ad attendere l’esito del tavolo locale, ci sono a Roma i compnenti di quello nazionale: Matteoli per Forza Italia, Giorgetti per la Lega e Rampelli per Fratelli d’Italia. Insomma, più si avvicina la scadenza elettorale più si fa alacre il lavoro del centrodestra. L’occasione è ghiotta e, soprattutto, l’avversario è fiacco. Frattura si muove ancora, ma come un giocattolo a cui sono finite le pile.

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