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venerdì, Aprile 19, 2024

L’Ulivo 2.0 ribadisce le distanze da Frattura

AperturaL'Ulivo 2.0 ribadisce le distanze da Frattura

I promotori dell’Ulivo 2.0 hanno incontrato, a Trivento, simpatizzanti, gente e diversi amministratori dei comuni limitrofi. Continuano, sul territorio, gli appuntamenti per raccogliere idee e costruire il programma elettorale per le prossime regionali. Elezioni alle quali, la compagine, si presenta in contrapposizione, oltre che al centrodestra e ai 5 stelle, anche e in maniera netta a Paolo Frattura e a quella parte del Pd che fa capo alla segretaria Fanelli e allo stesso Governatore. Un centrosinistra, quello targato Frattura, che, hanno più volte sottolineato i fondatori dell’Ulivo 2.0, ha fallito nei fatti e nei confronti della gente, cui non ha saputo dare le risposte che cercava su temi centrali e non ha rispettato il programma elettorale condiviso con gli alleati nel 2013.

All’incontro di Trivento c’erano i fondatori del movimento: Danilo Leva, di Mdp, il senatore Roberto Ruta, Nicola Macoretta dei Comunisti italiani, Michele Durante di Lab, Vincenzo Notarangelo di Sinistra Italiana, Ivan Perriera dell’Italia dei Valori, Carmine Trematerra dei socialisti in movimento.

Tra le tematiche centrali dell’Ulivo 2.0 c’è la sanità. Ruta ha rimarcato ancora una volta lo sbilanciamento di questo governo regionale verso il privato, al 37%, mentre l’accordo fatto con Frattura a suo tempo e non rispettato, prevedeva un 25%. Altri temi il lavoro e le infrastrutture, con Macoretta che ha parlato della chiusura della linea ferroviaria Campobasso-Termoli dopo 150 anni, dopo aver speso milioni per riadattarla e di come si siano deviati fondi sulla Metropolitana leggera, definita inutile.

Il sindaco di Trivento, Domenico Santorelli, vicino alle posizioni del Governatore, ha preso la parola chiedendo l’unità del centrosinistra. Una risposta senza mezzi termini, quella di Roberto Ruta: “Cerchiamo l’unità da tempo – ha detto – ma il Pd non può candidare Frattura”. In sostanza, una coalizione coesa, secondo il senatore, può esistere solo senza l’attuale Presidente della Regione.

In sala anche i consiglieri regionali Michele Petraroia, Massimiliano Scarabeo e Francesco Totaro, che potrebbero sottoscrivere la mozione di sfiducia a Frattura per le ultime, note, vicende giudiziarie

Tra i presenti anche Pasquale Guarracino, segretario regionale della Uiltucs, il quale è intervenuto con durezza ribadendo che il governo Frattura non ha risolto alcuna vertenza di lavoro, se non quella relativa alla ricca transazione della Segretaria regionale del Pd Micaela Fanelli. Il sindacalista ritiene che il tema del lavoro resti centrale e prioritario nei programmi di chi aspira a governare la Regione.

Guarracino, intanto, anche in una nota, riferendosi alla recente visita di Renzi a Campomarino, si è chiesto perchè si continui a parlare così energicamente solo di ciò che si farà in Molise nel futuro prossimo venturo e non si faccia alcun cenno a tutto ciò che non si è fatto fino ad oggi. “Perchè – sono le sue domande – non si è parlato di un intero Consiglio Regionale che ha preso sottogamba la vertenza lavoro? Perchè non si è parlato di tutti i molisani che hanno perso l’occupazione? Perchè non si è parlato di tutte quelle soluzioni che sembravano essere a portata di mano, ma che, nei fatti, sembrano essere sfuggite? Ritengo – ha concluso ancora una volta il sindacalista – che tutta la politica molisana, quella del dire e non quella del fare, dovrebbe solo vergognarsi e cambiare mestiere”.

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