Dopo l’incontro dell’estate scorsa ad Agnone, voluto dai tassisti abruzzesi e molisani residenti a Roma, il senatore Antonio Razzi ha preso a cuore la situazione dell’ospedale Caracciolo e della gente che vive nei paesi dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese. Porta infatti anche la sua firma l’interrogazione presentata al ministero delle Infrastrutture per mettere in luce le condizioni disastrose delle strade che da Castiglione Messer Marino e dintorni portano all’ospedale molisano. La distanza è minima – appena 15 chilometri – ma percorrerle è un’impresa, a causa di frane, dissesti e mancata manutenzione. Con la neve e il ghiaccio, poi, le cose sono destinate a peggiorare, come purtroppo confermano gli episodi di cronaca dell’inverno scorso. La situazione è grave, per questo è stato chiesto un intervento urgente al ministro, affinché si raggiunga una condizione di normalità e sicurezza e si possano garantire i soccorsi in caso di necessità. Uno dei problemi principali è rappresentato dalla Istonia 86. La strada che collega Pescolanciano a Castiglione Messer Marino è messa malissimo. Non c’è traccia nemmeno della manutenzione ordinaria. Sia il sindaco Marcovecchio (così come aveva fatto il suo predecessore Carosella) sia i consiglieri provinciali di Isernia Saia e Amicone, hanno fatto pressioni affinché la competenza di questa strada e della Fondovalle Verrino passi dalla Provincia all’Anas, ma i loro appelli sono caduti nel vuoto, per buona pace di chi vive o, meglio, sopravvive in alto Molise. Nel frattempo continua il lento declino del Caracciolo. In quello che sulla carta è un ospedale di area disagiata, le sale operatorie – attualmente le migliori presenti in Molise – funzionano a singhiozzo, perché c’è un solo anestesista, mentre un chirurgo si appresta ad andare in pensione.
Agnone. Strade disastrate per arrivare in ospedale, il senatore Razzi interroga il ministro
