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mercoledì, Aprile 24, 2024

Sanità, l’allarme dell’Ipasvi: manca il personale, infermieri sotto pressione

EvidenzaSanità, l'allarme dell'Ipasvi: manca il personale, infermieri sotto pressione

All’interno degli ospedali molisani è vera emergenza: i tagli imposti dal commissario ad acta Frattura sulla sanità hanno avuto come primo effetto quello di penalizzare quanti lavorano all’interno degli stessi ospedali. In particolare, è drammatica la situazione nelle corsie, perché alla carenza cronica del personale infermieristico, si aggiunge quella del personale di supporto, vale a dire gli ausiliari e gli operatori socio sanitari. Figure importanti, all’interno degli ospedali, perché oltre a garantire l’assistenza sanitaria in genere, si occupano anche dell’igiene e delle attività quotidiane del malato.

Una carenza che, tra mille difficoltà, viene in qualche modo tamponata dagli infermieri che, oltre a coprire i loro turni, sono chiamati a svolgere le mansioni anche degli ausiliari.

Una situazione divenuta insostenibile, come ha denunciato la presidente dell’ordine professionale Maria Cristina Magnocavallo. Eppure, il commissario ad acta, tra i tanti annunci, aveva fatto anche quello sull’imminente assunzione degli operatori di supporto. Un piano assunzionale del quale si sono perse le tracce. Allo stato attuale occorrerebbero 180 operatori sanitari in più per garantire un’assistenza adeguata e per consentire agli infermieri di svolgere il proprio ruolo senza affanno e con carichi di lavoro umani.

Perché in questo momento, è la denuncia dell’Ipasvi, la pressione alla quale è sottoposto il personale infermieristico è tale da pregiudicarne l’equilibrio psicofisico.

Occorre quindi ridare dignità e decoro sia agli infermieri che ai pazienti ricoverati negli ospedali che meritano una assistenza adeguata. Ma per avere tutto ciò la Regione deve immediatamente procedere con l’assunzione del personale carente. Eppure, nonostante le promesse, malgrado la cronica carenza di personale, la Regione che fa? Affida per sei mesi il servizio di ausiliarato per le varie strutture dell’Asrem ad una società di Roma per la modica cifra di 832mila euro. “Perché tra le corsie di continui ancora a pagare lo scotto della carenza di operatori sanitari, costringendo gli infermieri a compiere i salti mortali, è per ora, un mistero”, è l’amara conclusione dell’ordine professionale.

anna di matteo

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