9.7 C
Campobasso
sabato, Aprile 20, 2024

Raccolgono 500 euro per i terremotati, lo Stato li multa per oltre il doppio. Il caso a Matrice

AperturaRaccolgono 500 euro per i terremotati, lo Stato li multa per oltre il doppio. Il caso a Matrice

di PASQUALE DI BELLO

Che la realtà superi la fantasia è un fatto risaputo, ma in che misura essa venga superata, è un dato che va valutato caso per caso. Quanto accaduto a Matrice, alle porte di Campobasso, possiamo dire senza ombra di smentita, è uno di quei casi in cui la fantasia, anche quella più sfrenata e fervida, viene superata come un missile dalla realtà. In questo caso dalla realtà arida e lunare di una burocrazia che procede per automatismi senza guardare in faccia a niente e a nessuno. E’ accaduto questo: a Matrice il Comitato feste in onore di San Pio ha raccolto nel 2016, subito dopo il sisma, 500 euro in favore delle popolazioni terremotate di Amatrice e, in cambio, ha ricevuto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli una multa superiore al doppio della somma raccolta: esattamente 1032 euro (in origine erano circa 2100). Sotto la lente dei burocrati, la presunta violazione di una norma che impone agli organizzatori di lotterie di ricevere il preventivo nulla osta proprio dall’Agenzia delle Dogane. In realtà le cose non sembrano essere andate esattamente così e che non ci sia stata alcuna lotteria ma una semplice raccolta fondi. Questo è quanto sostiene il presidente del Comitato, Antonio Zeoli, che non ci sta ad essere multato per quello che lui chiama, a ragione, “un gesto di cuore”. “Non c’è stata nessuna lotteria”, continua a sostenere con fermezza. Poi aggiunge: “Propongo di devolvere questa somma che lo Stato ci chiede alla popolazione di Amatrice”.

Al di là del merito della vicenda, è inquietante il formalismo e l’approccio asettico della burocrazia rispetto alla realtà dei casi concreti e della vita. La finalità di assoluta beneficenza dell’inziativa avrebbe dovuto sconsigliare l’apertura di una procedura d’infrazione. E’ davvero lunare, oltre che inquietante, sapere che una raccolta fondi basata su 10 kg di melanzane, 2 kg di fettine di carne, un taglio di capelli, un pallone di calcio e una forma di formaggio fresco, possa sfociare in una sanzione pari al doppio della somma raccolta. Basterebbe che lo Stato, a cui appartiene l’Agenzia delle Dogane, mettesse metà dello zelo, dell’impegno e della solerzia manifestati in questo caso, nel rispetto delle norme a tutela del territorio e della prevenzione e forse ci risparmieremmo qualche catastrofe in più e qualche grottesca figuraccia.

 

Ultime Notizie