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giovedì, Marzo 28, 2024

Sanità, pronto il nuovo contratto (retroattivo) per i privati. Adottato a giugno 2017, vale da gennaio 2016

AperturaSanità, pronto il nuovo contratto (retroattivo) per i privati. Adottato a giugno 2017, vale da gennaio 2016

di PASQUALE DI BELLO

Decifrare gli atti del Presidente Frattura è diventata un’impresa sempre più difficile. Specie se ad operare è in veste di Commissario ad acta per la Sanità. In questo caso occorre un’esperienza robusta sul campo e una laurea specialistica in scienze occulte. Prendiamo l’ultimo caso emerso dalla montagna di scartoffie che sta uccidendo la sanità molisana. Lo scorso 29 giugno, col decreto commissariale n. 38, Paolo di Laura Frattura ha adottato il contratto per l’acquisto delle prestazioni sanitarie dai soggetti privati accreditati. Un atto che riguarda innanzitutto le due principali strutture operanti sul territorio: l’Istituto Neuromed di Pozzilli e la Fondazione Giovanni Paolo II, ovvero la ex Cattolica. Il documento, articolato e complesso, presenta tuttavia delle macroscopiche anomalie e incongruenze a partire dalla sua efficazia retroattiva. Adottato a giugno del 2017, dispiega tuttavia la sua efficacia a partire da gennaio 2016. Ma non è tanto questa la singolarità, essendo nei limiti di legge e della volontà delle parti poter ratificare atti e fatti già prodotti. Quello che salta agli occhi è altro e, precisamente, il limite invalicabile del budget annuale, ovvero la contropartita assegnata dalla Regione a ciascun operatore privato. Un principio condivisibile ma che è stato ampiamente disatteso dalla Regione Molise. Non è un mistero infatti che, solo per quel che riguarda Neuromed e Cattolica, nei mesi scorsi, ed in particolare proprio nel corso del 2016, siano stati erogati dalla Regione circa 80 milioni per prestazioni extrabudget riferite agli anni passati e per altre oggetto di contestazione da parte degli uffici regionali. E’ stato questo uno dei principali regali – si fa per dire – fatto ai molisani dalla coppia Frattura – D’Innocenzo, l’ex direttore generale della Salute della Regione Molise. Sulla vicenda pende davanti al Tar Molise un presentato dal Codacons, curato dagli avvocati Massimo Romano e Giuseppe Ruta, che verrà discusso nel merito davanti ai giudici amministrativi il prossimo dicembre.

Sarà interessante capire in quella circostanza quale sia stato il principio logico che ha ispirato Frattura, laddove da un lato blocca la spesa nei limiti di budget e, dall’altro, apre i cordoni della borsa. Da veri palombari dell’orrore, i nostri governanti regionali sono abituati ad esporare abissi tali dove fanno sparire agli occhi dei comuni mortali ogni nefandezza. Ma questo, in fondo, è il loro mestire: quello di stare, come dice padre Dante, in chiesa coi santi e in taverna con i ghiottoni.

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