14.9 C
Campobasso
giovedì, Marzo 28, 2024

Sanità, nuovo appalto alla ditta Romeo (Consip) e spunta la famiglia Schiavone

AperturaSanità, nuovo appalto alla ditta Romeo (Consip) e spunta la famiglia Schiavone

di GIOVANNI MINICOZZI

La macelleria sociale attuata in questi anni dal governo regionale non conosce tregua neanche a ferragosto. Dopo aver distrutto la sanità pubblica,  la protezione civile  e le aziende partecipate,senza creare alcuna alternativa a migliaia di lavoratori, nel mirino del commissario ad Acta  Paolo Frattura e’ finito ora il sistema del Pronto intervento sanitario e, quindi, del 118 con un centinaio di persone che rischiano di andare a casa. Nei  giorni scorsi infatti la struttura commissariale ha varato una delibera con la quale si stabilisce che entro 4 mesi dovranno essere riviste tutte le convenzioni con le associazioni di volontariato impegnate con il 118. Dunque 4 mesi durante i quali si dovrebbero ricercare  secondo la delibera in questione, intese su nuove basi ovvero, molto verosimilmente, si dovranno ridurre i compensi ai volontari. Secondo i soliti bene informati la decisione della struttura commissariale sarebbe propedeutica per dare più spazio a talune associazioni, sponsorizzate dai vertici della chiesa locale, e per accreditare nuove strutture provenienti da fuori regione. In particolare sta già funzionando, motu proprio,  una struttura di Salerno denominata Humanitas che fa capo alla nota famiglia Schiavone. E’ opportuno ricordare che ultimamente troppo spesso si ricorre a prestazioni fornite da imprese del salernitano, zona di origine dell’attuale direttore sanitario dell’Asrem Lucchetti. Ma c’è  di più. La Regione ha deciso di esternalizzare alcuni sevizi tra i quali quello di portierato e reception  affidato alla ditta Romeo, implicata nel caso Consip insieme al padre di Matteo Renzi ovvero Tiziano Renzi, che utilizzerà 60 addetti per espletare tale servizio. Ma non finisce qui perché  è stato affidato alla cooperativa CSS di Isernia il servizio dei cosiddetti  “CAMMINATORI”  che dovranno solo spostare le carte da un reparto all’altro.  Per tale funzione verranno impegnate 40 persone. Il tutto avviene al cospetto  di una cronica carenza di personale ausiliario, infermieristico e medico e al cospetto di mancanza di farmaci e materie prime negli ospedali molisani. L’insieme dei problemi avrebbe dovuto consigliare scelte più appropriate dei “CAMMINATORI”  ma tant’è,  le elezioni si avvicinano e le manovre clientelari elettoralistiche si accentuano a discapito però degli ammalati bisognosi di cure e non certo di “CAMMINATORI PASSA CARTE”. A chi ha compiuto tali paradossali scelte poco importa evidentemente  se alla sede della guardia medica  di Campomarino (uno sgabuzzino  impraticabile) e al reparto Cardiologia del Cardarelli i pazienti vengono colti da malore perché non funziona l’aria condizionata  con temperature esterne che superano i 40 gradi. Insomma la Regione delle banane e dei papaveri trionfa sempre su tutto e su tutti e i molisani sopportano in religioso silenzio.

Ultime Notizie