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giovedì, Aprile 18, 2024

I consiglieri nazionali Cimino e Santinone intervengono sul caso Frattura: “Vandalismo in rete”

AttualitàI consiglieri nazionali Cimino e Santinone intervengono sul caso Frattura: "Vandalismo in rete"

Il vandalismo di rete

A seguito della recente intervista al governatore Frattura, rilasciata al collega Alessandro Corroppoli, in forza alla testata telematica www.primonumero.it, ha fatto grandissimo scalpore un virgolettato da attribuirsi al presidente della Giunta, ove, in modo netto, volgare e diretto, si lanciavano accuse irripetibili alla Magistratura, ad un procedimento giudiziario chiuso e soprattutto alla collega Manuela Petescia, vittima sacrificale ancora una volta, in questo frangente inconsapevolmente, di un altro caso di “vandalismo di rete”. Appare piuttosto evidente come l’articolo in questione abbia subito una modifica: termine che andrebbe sostituito con la parola violenza.
Ebbene, in questa strana storia ne esce colpita Manuela Petescia, il giudice Papa, la magistratura e la stessa Telemolise come del resto Primonumero, l’incolpevole giornalista Corroppoli, anche lo stesso Frattura e chi ne subisce le conseguenza è l’informazione, i lettori, la società.
E ancora una volta noi consiglieri nazionali dell’Ordine non possiamo permettere che sia intaccata l’autonomia della professione ed i caposaldi che reggono il nostro mondo e ciò in cui viviamo e per il quale ci battiamo.
Per questi motivi, nel dare solidarietà alla collega Manuela Petescia per questa invasione psicologica che turberebbe chiunque, nel dare solidarietà anche al collega Corroppoli, al quale è stato sicuramente travisato il testo di una intervista pulita, riteniamo che le notizie false e quelle parzialmente false, quindi anche e soprattutto le aberrazioni sui sommari, vadano sì eliminati immediatamente, e che si chieda scusa A TUTTI i protagonisti coinvolti nel macabro errore, compresi i lettori.
La testata telematica primonumero ha dato notizia di tale atto di vandalismo, offrendone spazio considerevole come norma prevede, ma il tempo trascorso non ha giovato certo a loro favore, né è passata inosservata la partigianeria che ha spinto il quotidiano on line a scusarsi solo con il Governatore.
Esortiamo i colleghi di primonumero in ogni caso a pubblicare la denuncia sporta agli inquirenti e soprattutto gradiremmo sapere, magari tra qualche mese, l’esito delle indagini.
Esortiamo, qualora ciò avvenga, i colleghi di telemolise, a prenderne atto con altrettanta eleganza.
Dovrebbe essere altresì scontato che le questioni locali siano oggetto di verifica e controllo dall’Ordine locale, del quale, tuttavia, abbiamo sempre meno contezza di una vispa vitalità istituzionale.
In ultimo, si raccomandano tutte le testate telematiche di rafforzare i controlli dei sistemi, perché una frase, anche un apostrofo, un inciso, un avverbio, possono cambiare la vita delle persone, la loro credibilità, specialmente in una Regione piccola e rissosa come la nostra, ed i giornalisti non possono permetterselo.
Con preghiera di pubblicazione

Buon lavoro

Montenero, 2 agosto 2017 Vincenzo Cimino e Cosimo Santimone

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