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sabato, Aprile 20, 2024

Turismo? Per Di Nunzio cinque anni di vacanze pagate dai cittadini

AperturaTurismo? Per Di Nunzio cinque anni di vacanze pagate dai cittadini

di PASQUALE DI BELLO

Narrano le cronache che il consigliere regionale, Domenico Di Nunzio, non abbia mai lasciato Roccavivara, ridente cittadina che gli ha dato i natali. Questo almeno sino a quando il presidente Frattura che, si sa, è di una leggerezza ostentata, non lo ha nominato consigliere delegato al Turismo. Peccato, però, che Di Nunzio, corso a consultare il dizionario dei sinonimi, si sia fermato alla parola vacanza, quella per lui più vicina al concetto di turismo. E’ questo quanto ci dicono i risultati di una gestione che – secondo il segretario generale della UILTuCS, Pasquale Guarracino – ha assunto le caratteristiche – testuali parole – di un “freno a mano per la nostra terra”. La denuncia del sindacato nei confronti del consigliere delegato ad uno di quei settori che per il Molise dovrebbero rappresentare un volano e un fiore all’occhiello, è impietosa. Di Nunzio – dice Guarracino – “è riuscito a battere ogni record di inerzia. Non ha mai assunto alcuna iniziativa, non ha messo in piedi nessuna discussione seria sulla promozione di settore, non ha previsto incontri programmatici, non ha convocato tavoli di confrono”. Insomma, secondo il combattivo sindacalista della UIL, un fallimento su tutta la linea. “Niente riesce a scuotere il Consigliere – rincara la dose Guarracino – neanche la fibrillazione che scorre per l’intera classe politica”. Il riferimento che fa il segretario generale è all’attivismo sfrenato che in questi giorni sembra trapassare come una scarica elettrica tutti i consiglieri vicini a Frattura. Consapevoli dei fallimenti, di quattro anni e mezzo di inerzia e, soprattutto, della fine imminente della lotteria che ha consentito a personaggi indebitamente sottratti all’agricoltura di percepire paghe da capogiro, molti tra lor signori si danno da fare nell’ultimo scorcio della legislatura, protagonismi di un attivismo frenetico che li porta a saltare in qua e in là per il Molise come se fossero stati punti dalle vespe. Nonostante questi esempi scellerati di presa per il naso all’ultimo giro di giostra messi in campo dai suoi colleghi, Di Nunzio rimane immobile, fermo, in attesa – come dice Guarracino – che abbia termine il suo “Win for Life”, ovvero la rendita garantita, e in questo caso immeritata, di cui è stato beneficiato.

Vedremo nelle prossime ore e nei prossimi giorni se Di Nunzio sarà scosso da un moto di resipiscenza e, preso da rimorso, si rimboccherà finalmente le maniche. Per ora teniamocelo così com’è, come del resto quasi tutti i suoi colleghi, con la scritta “trasporto eccezionale” che lo precede ogni volta che varca l’aula del Consiglio regionale.

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