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martedì, Aprile 23, 2024

Rifugiati e migranti, l’Asrem fornisca i dati sulle malattie infettive

EditorialiRifugiati e migranti, l'Asrem fornisca i dati sulle malattie infettive

Le recenti statistiche nazionali indicano il Molise come la regione con la più alta percentuale di rifugiati in Italia rapportata alla popolazione residente. Un dato che diventa ancora più allarmante se lo si mette in relazione alle aree di provenienza delle persone che da quei territori fuggono. Esseri umani che scappano, prevalentemente, da teatri di guerra. Altra cosa è la questione migranti, tra i quali invece si annoverano coloro che fuggono da qualcosa che forse è peggio della guerra: la fame e la miseria. In ogni caso l’occhio sulla cartina geografica ci porta principalmente in Africa, continente che oltre ai conflitti armati sconta la presenza di malattie devastanti e diffusissime, quali l’Aids, la scabbia, la lebbra e la tubercolosi. Patologie gravissime che richiedono analisi accurate e cure specifiche.

Come si concilia la politica di accoglienza e la percentuale altissima che riguarda il Molise con la progressiva demolizione del servizio sanitario pubblico? Il paradosso, purtroppo, si presenta in tutta la sua preoccupante evidenza. Da un lato la riforma Frattura che ha portato alla chiusura del reparto malattie infettive del Cardarelli, quello che invece in questo caso avrebbe un ruolo fondamentale, e dall’altro le prescrizioni governative che impongono al Molise quote sempre più robuste di persone provenienti da quei territori. Quante ne vengono controllate, quante risultano affette da tali patologie e, soprattutto, dove vengono curate? Sono tutte domande alle quali vanno date delle risposte precise. Laddove si attivano percorsi di accoglienza e integrazione è necessario che su determinate materie, la salute prima di tutte, vigano delle regole draconiane. Attendiamo che sul tema l’Asrem, il Presidente e Commissario ad acta nonchè la Direzione Generale della Salute pronuncino sul tema parole chiare e rassicuranti. Non vorremmo che dopo aver distrutto la Sanità per legge grazie al golpe Gentiloni-Frattura, adesso venisse distrutta anche quel poco di serenità che è rimasta ai molisani. Insomma, forniteci i dati, diteci se tra rifugiati e migranti residenti sussistono patologie del genere e, soprattutto, come vengono curate.

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