di ANNA MARIA DI MATTEO
Si allarga il fronte dei Comuni che dicono no all’Egam, l’Ente di Governo dell’ambito del Molise.
Un ente da più parti considerato l’ennesimo carrozzone che apre le porte alla gestione privata delle risorse idriche del Molise e che la Giunta regionale ha voluto istituire a tutti i costi, anche dopo lo stop imposto dal Tar al quela si erano rivolti 16 comuni.
Ad ogni buon conto, le amministrazioni comunali che avevano detto no in prima battuta non stanno facendo altro che confermare la posizione contraria all’adesione. E’ il caso del Consiglio comunale di Campodipietra che, all’unanimità dei presenti, ha ribadito il no deciso all’Egam. Dunque nulla di nuovo per l’amministrazione guidata dal sindaco Notartomaso, che ha guidato la rivolta dei sindaci.
Ma sulla vicenda Egam si si registra il clamoroso colpo di scena che è arrivato dal Consiglio comunale di Bojano che, all’unanimità ha espresso voto contrario all’adesione all’Egam, nonostante in prima battuta avesse votato a favore. Una vittoria politica per Massimo Romano, all’opposizione nell’attuale consiliatura. E le sorprese per il governatore Frattura potrebbero non essere finite. Perché anche da Campobasso non arrivano segnali rassicuranti per lui. Il Consiglio comunale, convocato ad inizio settimana, per aderire all’Egam è stato aggiornato a lunedì prossimo per l’assenza in aula della maggioranza. Assenza che in molti hanno letto come un ripensamento dell’amministrazione Battista sull’istituzione e sull’adesione all’Egam.
