“La sanità dovrebbe aiutare le persone e invece le tratta come oggetti commerciali, creando disagi tali da spingerli sempre più verso i privati”. È uno dei passaggi più significativi del libro denuncia di Corrado Buccieri; quello che forse meglio di altri sintetizza lo sfascio attuale. Il gioco di parole usato per il titolo non lascia spazio ad equivoci: “La sanità di Isernia è Fratturata e il 118 non arriva”. Assicuratore in pensione, residente a Venafro ma originario di Pozzilli, Buccieri si è armato di penna e carte bollate dopo l’odissea vissuta dalla moglie, scomparsa nei mesi scorsi, a partire dall’arrivo del 118 fino al ricovero a Isernia. Buccieri è arrivato al punto di chiedere le dimissioni volontarie della moglie. L’assicuratore ha voluto scrivere questo libro non solo per denunciare la situazione in cui versa la sanità pubblica nella sua provincia dove – scrive – “l’ospedale di Venafro è morto e quello di Isernia è moribondo”, ma anche per far sì che altre persone non vivano gli stessi disagi patiti dalla moglie.
“La sanità di Isernia è Fratturata”, libro-denuncia sulla sanità pubblica molisana
