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giovedì, Aprile 18, 2024

La realtà virtuale per riabilitare i pazienti colpiti da Ictus: Simone Cesarano racconta la sfida di Vibre

AttualitàLa realtà virtuale per riabilitare i pazienti colpiti da Ictus: Simone Cesarano racconta la sfida di Vibre

Si chiama Vibre – Virtual Brain Experience – ed è una start-up che punta a farsi spazio nel campo delle terapie riabilitative. Otto giovani laureati si sono messi in gioco per rendere concreto un progetto delle grandi potenzialità di sviluppo. Due di loro sono molisani; Simone Cesarano, 24 anni fisioterapista di San Giacomo degli Schiavoni, e Stefano Strovato, 25 anni, ingegnere biomedico di Campomarino. Obiettivo: realizzare un metodo riabilitativo innovativo per il trattamento dei problemi degli arti superiori dovuti ai danni neurologici. ”L’idea – spiega Simone – è nata in maniera molto semplice. Chiacchiere tra amici che avevano competenze in campi simili. Abbiamo deciso di creare qualcosa che sia innovativo ma soprattutto utile alla riabilitazione dei pazienti con deficit neurologici”. Si tratta di un progetto che integra diversi settori e aspetti multidisciplinari: ”’Il progetto prevede l’utilizzo di realtà virtuale e bci, ovvero l’interfaccia computer cervello, per la riabilitazione di tutte quelle persone che hanno un deficit di movimento al braccio dovuto ad un danno neurologico. Un esempio pratico può essere una persona che ha avuto un ictus e che quindi ha riportato un danno alla sensibilità e al movimento del braccio. Noi tramite l’immaginazione motoria riusciamo a prendere gli input del cervello e trasmetterli in realtà virtuale: il paziente immaginerà di muovere il braccio e, in contemporanea, vedrà attraverso il visore il suo braccio muoversi. Questo andrà a stimolare un percorso rigenerativo nel cervello che cercherà vie alternative per la riabilitazione del movimento e della sensibilità del braccio”. La start-up è stata presentata anche a Bologna in occasione di un evento dedicato a progetti innovativi. Vibre ha riscosso ottimi riscontri e presto diventerà una realtà concreta. Simone Cesarano è pronto ad assicurare il suo impegno insieme ai suoi amici e questa esperienza rappresenta anche un monito per i giovani professionisti: ”Credo che i giovani abbiano tutte le competenze per portare qualcosa di innovativo nei propri campi. Io mi sono formato qui in Molise, nella mia regione, e mi piacerebbe sviluppare le mie competenze qui. Credo che – se e quando ci sarà la possibilità – vorrei portare anche la mia start-up qui in regione”.

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