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venerdì, Aprile 19, 2024

Salviamo il Teatro del Loto. La politica chiude i teatri, ai cittadini il compito di tenerli in vita

AperturaSalviamo il Teatro del Loto. La politica chiude i teatri, ai cittadini il compito di tenerli in vita

di GIOVANNI DI TOTA

Si chiama professionalità, e non manca di certo a chi da dieci anni dirige e organizza spettacoli al Teatro del Loto di Ferrazzano.

Dieci anni nei quali sul piccolo, ma accogliente, palco Stefano Sabelli ha portato il meglio del panorama teatrale italiano. Da Elio Germano a Monica Guerritore, da Silvio Orlando a Fabrizio Gifuni

Tuttavia, negli ultimi tempi, pare che la professionalità, così inseguita dal renzismo e dai renziani che sono al governo, paghi solo nel caso ne siano in possesso gli amici e gli amici degli amici. Dunque, in generale, vale zero o quantomeno vale quanto valeva quando non c’era Renzi. Ma al di là dell’aspetto politico e polemico, c’è da tenere presente un altro dato che fa il paio con la qualità. Ed è quello dei numeri. Numeri che parlano chiaro a chi della ragioneria e dei sold out, dei coefficienti e degli incassi, ha fatto la propria stella polare.

Dal 2007 a oggi il piccolo Teatro del Loto ha promosso più di quattrocento tra spettacoli ed eventi. Più di duemila gli artisti ospitati, in un mix sempre attento, ha sottolineato il direttore Sabelli, all’incontro tra le arti e alle contaminazioni culturali.

Un curriculum, peraltro, quello di Sabelli, che in Molise le persone che possono vantarlo si contano sulle dita di una mano. Prima di aprire il Loto a Ferrazzano, Sabelli ha capovolto una routine teatrale che a Campobasso aveva colonizzato il Teatro Savoia. Le primavere teatrali hanno rappresentato l’epoca del Rocky Orror show, di Dario Fo, dei concerti e dei monologhi, roba lunare fino ad allora per la città capoluogo.

Da dieci anni il Teatro del Loto di Ferrazzano è un bene collettivo e una alternativa. Oggi Sabelli lamenta il totale disinteresse delle istituzioni e lancia un allarme: la situazione mette a rischio la stessa sopravvivenza del Teatro, a cui sono stati chiusi i rubinetti dei finanziamenti pubblici. Tutto questo, sottolinea, Stefano Sabelli mentre vengono erogati soldi a imprese teatrali non molisane anche dalla Fondazione Cultura che porta il nome Molise bene impresso nel proprio logo. C’è una petizione che si può firmare on line per la sopravvivenza del Loto sul sito il bene comune .it. Ma al di là degli appelli e della raccolta firme, quando la politica fa chiudere i teatri e mette a rischio l’informazione, le prospettive non sono mai rosee.

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