Sceneggiatore e regista, Salvatore Basile collabora abitualmente con Terence Hill, Gigi Proietti, Raoul Bova e Sergio Castellitto. Tra le sue sceneggiature spiccano quelle di “Ultimo”, “Fuga per la libertà” e “Giovanni Paolo II. C’è la sua mano anche nelle serie tv “Il giudice Mastrangelo” e “Un passo dal cielo”. Ma con gli studenti isernini più che della sua carriera ha preferito parlare del suo primo romanzo, “Lo strano viaggio di un oggetto smarrito”, attraverso il quale invita a superare situazioni dolorose e vivere pienamente la vita. Basile racconta la storia di un bambino, Michele, che vive con i genitori nel paesino di Miniera di Mare. Un giorno la madre decide di partire per un viaggio e chiede a Michele di poter portare con sé il suo diario promettendo di restituirglielo al suo rientro. Il bambino aspetta con ansia il giorno del ritorno della madre che, però, non avverrà mai. Mese dopo mese, anno dopo anno, Michele cresce e diventa uomo ma, nonostante siano passati vent’anni da quel fatidico giorno, porta sempre con sé una tristezza assoluta, profonda e lontana. Michele diventa capostazione e preferisce stare chiuso in se stesso in compagnia degli oggetti smarriti che ritrova ogni volta sull’unico treno che passa da Miniera di Mare. La madre non tornerà più ma il diario sì, perché gli oggetti non se ne vanno, mantengono le promesse, non ti abbandonano. Sul suo cammino Michele incontrerà anche una figura chiave, Elena, una giovane ragazza che affronta la vita con colore ed energia e aiuterà il protagonista a ritrovare se stesso. L’incontro con Basile giunge a conclusione di un progetto sulla lettura pedagogica, proposto dalla docente Graziella Iannuzzi, che ha coinvolto alcune classi dell’istituto Cuoco-Manuppella.
Isernia. Gli studenti dell’Istituto Cuoco-Manuppella incontrano lo sceneggiatore Salvatore Basile
