di ANNA MARIA DI MATTEO
La crisi che non accenna ad allentare la morsa continua a mietere vittime in Molise. Non solo attività commerciali che chiudono i battenti, non solo aziende costrette a ridurre il personale, ma anche decine e decine di famiglie che tra qualche settimana rischiano di finire letteralmente in mezzo alla strada, a causa degli sfratti esecutivi decisi dall’istituto autonomo case popolari di Campobasso.
A lanciare l’allarme è l’associazione Inquilini e Abitanti dell’Usb che denuncia il silenzio, colpevole della Regione e delle istituzioni, inadempienti rispetto ad un dramma che coinvolge intere famiglie.
In particolare, a finire nel mirino dell’associazione, il comportamento del governo regionale che ad oggi non ha ancora riaperto il bando per accedere al fondo per la morosità incolpevole, nonostante diverse siano state le richieste di un incontro per affrontare quella che è diventata una vera e propria emergenza sociale.
Per il segretario regionale dell’Usb, Sergio Calce, la Regione deve necessariamente adottare tutti gli strumenti per tutelare le fasce deboli della società, garantendo a tutti il diritto ad una casa. Il fenomeno della morosità degli inquilini dello Iacp è in aumento, a causa della mancanza di lavoro, della crisi, ma anche a causa dell’aumento dei canoni di affitto, deciso dalla legge regionale varata di recente. “La situazione è ulteriormente peggiorata”, è la denuncia del sindacato che contesta la Giunta regionale per aver deciso l’aumento dei canoni di locazione nell’edilizia sociale, non considerando la conseguenza diretta: l’aumento del numero delle famiglie impossibilitate a pagare con regolarità l’affitto.
Una situazione che rischia di esplodere da un momento all’altro e della quale è stato investito il nuovo prefetto di Campobasso, Maria Guia Federico. L’appello è quello di promuovere un incontro tra tutte le istituzioni interessate affinché vengano individuate soluzioni che possano evitare gli sfratti già previsti ed avviare politiche sociali a sostegno dei nuclei familiari in difficoltà.
