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venerdì, Aprile 19, 2024

Molise, il Consiglio dei Ministri non impugna la legge anti-azzardo

AperturaMolise, il Consiglio dei Ministri non impugna la legge anti-azzardo

Prosegue il percorso del Molise per contrastare il gioco d’azzardo patologico. In un contesto che di norma soffoca le iniziative locali in attesa di una riforma rimandata di continuo, la regione ha ottenuto il via libera per continuare il suo percorso senza opposizioni dal governo centrale.

È notizia recente infatti che il Consiglio dei Ministri ha deciso di non impugnare la proposta di legge sul gambling promossa dal Molise. La modifica principale consiste nell’impiego di ingenti somme di denaro nel progetto anti-ludopatia. Si parla di circa 800.000 euro nei prossimi tre anni, distribuiti in diversi progetti. L’attenzione sarà posta su provvedimenti in grado di prevenire il gioco sconsiderato. In questa direzione si pone l’introduzione del distanziometro, misura ipotizzata già in altre zone d’Italia. In sostanza nessun centro di scommesse o mini-casinò autorizzato potrà più sorgere a meno di 500 metri di distanza dai principali luoghi sensibili. Scuole, ospedali, banche e altri centri di aggregazione saranno quindi separati dal gioco d’azzardo, allontanando il teatro dei soldi puntati dagli altri posti frequentati dai giocatori. La speranza è prevenire l’inizio della dipendenza per i più giovani, con gli adolescenti che non possono più trovare il bar per giocare la schedina a pochi passi da scuola. Discorso simile anche per gli anziani, che vedono divisi i posti in cui possono ritirare la pensione da quelli in cui rischiano di sperperarla in poche ore.

Il resto del denaro verrà speso in campagne per sensibilizzare la popolazione sul problema del gioco d’azzardo patologico. A livello nazionale sono circa 900.000 i casi di ludopatia, ma più di un milione e mezzo sono nella zona a rischio (Slot machine&Co., la dipendenza è dietro l’angolo, 17 Gennaio). L’idea è quindi diminuire la pubblicità sul territorio regionale e sui canali di comunicazione. Per i casi già accertati invece si penserà a fornire sostegno psicologico tramite la creazione di centri di accoglienza. La diffusione dei modi per riconoscere il problema è uno dei metodi più efficaci per far capire ai cittadini quando hanno passato il segno. Questo nonostante il Molise sia la penultima regione per numero di slot machine, davanti soltanto alla Valle d’Aosta. Non è un fatto da poco, considerato che le macchinette sono il 56% del volume di gioco totale.

In Italia nel 2016 il volume di gioco ha superato quota 90 miliardi di euro, toccando i 96 mld. È la prima volta, dopo che nel 2014 e nel 2015 si era attestato intorno agli 88 miliardi. La spesa effettiva è stata però di 19 miliardi, visto che 77 sono stati restituiti sotto forma di vincite. Certo può sembrare che una circolazione di denaro così importante stimoli l’economia, ma la realtà è che dei 9 miliardi di euro incassati dalla filiera dell’azzardo (tolti i 10 che finiscono nelle casse dello Stato) solo una parte vengono usati per pagare gli impiegati. Giocare d’azzardo non permette la circolazione di contanti come l’acquisto di un capo vestiario, i due settori non sono paragonabili. Contrastare il gambling può quindi aiutare a risollevare un’economia in difficoltà planetaria. Il Molise parte dal suo piccolo, cercando di salvare i cittadini e aiutare le imprese locali. Non quelle dell’azzardo, si intende.

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