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giovedì, Aprile 25, 2024

Processo 1414/2012, ascoltati i primi testimoni

AttualitàProcesso 1414/2012, ascoltati i primi testimoni

Nuova udienza del 1414/2012, il processo che vede imputate molte persone – tra politici, editori, giornalisti e funzionari pubblici – accusate di una serie di reati che vanno dalla corruzione alla bancarotta fraudolenta, compresa la assai curiosa e non meglio specificata corruzione per la linea editoriale, ipotesi di reato, quest’ultima, contestata al direttore di Telemolise Manuela Petescia.
Di fronte al collegio giudicante, presieduto dal giudice Gianpiero Scarlato (giudici a latere Margherita Cardona Albini e Roberta D’Onofrio), sono nella giornata odierna sono stati ascoltati alcuni testimoni proposti dall’accusa, ossia dal procuratore capo Armando D’Alterio.
Più che un “sistema Iorio”, così come definito dai media, via via che si susseguono le udienze e dall’ascolto stesso degli stessi testimoni è emerso più evidente una specie di “Sistema Annunziata”, un sistema di velate minacce e di scambio di articoli (favorevoli o sfavorevoli) da pubblicare sulla Gazzetta, secondo le proposte commerciali che venivano o non venivano accolte dai diversi soggetti istituzionali.

Tutti i racconti, tutte le vicende e gli stessi capi di imputazione ruotano infatti intorno all’editore della Gazzetta del Molise.
Si è discusso in particolare della presunta estorsione di Ignazio Annunziata ai danni di Molise Acque, ma -incalzati sia dal Procuratore che dagli avvocati della difesa (in particolare Arturo Messere, Erminio Roberto e Nicola Cristofaro) – i testimoni interpellati hanno categoricamente escluso qualsiasi interessamento o pressione da parte di personaggi del mondo politico nell’assecondare le pretese dell’editore Annunziata.

Tra i testimoni anche Dante Di Dario e Antonio D’Ambrosio, per la vicenda sempre di natura estorsiva e sempre attribuita ad Annunziata relativa al giornale La Voce che andava in stampa qualche anno fa.

Singolare a tal proposito la descrizione della linea editoriale della Voce del Molise (che cos’è, come viene decisa e come viene portata avanti in tutti i media del mondo) fatta dalla viva voce di Antonio D’Ambrosio che ne era il coordinatore.

“Il nostro era un quotidiano dichiaratamente di sinistra” ha detto in aula D’Ambrosio, “la linea politica era stata concordata con l’editore e la si portava avanti anche imbastendo critiche e attacchi alla parte politica avversa, così come funzionano i giornali”.
Peccato che queste normalissime e legittime dichiarazioni, perfino con gli stessi termini, vadano a comporre il reato di corruzione della linea editoriale SOLO per Telemolise e SOLO per il suo direttore.

Prossima udienza il 22 marzo.

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