Multe alle macchine degli operai Fiat parcheggiate in divieto, Usb all’azienda: ‘Le regole devono cambiare’

Il giorno dopo la raffica di multe della polizia stradale il vialone davanti alla Fiat di Termoli si presenta pressocchè vuoto. Anche se c’è qualcuno che sfida ancora la sorte e ha lasciato l’auto in divieto vicino alla rotatoria. Lo stabilimento al suo interno ha un parcheggio, ma riservato solo ai dipendenti in possesso di una macchina Fiat, una regola che da sempre vige in azienda e che gli operai conoscono bene. Che succede allora? Che chi ha una Citroen, una Pegeout, una Bmw è costretto a lasciare l’auto fuori dai cancelli. In realtà anche molti dipendenti in possesso di mezzi Fiat le lesciano fuori per poter essere più vicini all’ingresso. Una questione di pigrizia insomma. Ebbene la polizia stradale ieri si è presentata davanti allo stabilimento e ha staccato quasi 80 multe da 85 euro ciascuna per divieto di sosta. Il cartello c’è e se gli agenti sono intervenuti è perchè effettivamente ci sono stati problemi alla circolazione con tir ad esempio che a stento sono riusciti ad attreversare la rotonda di fronte alla fabbrica proprio per la presenza delle vetture. Capita spesso, infatti, che per non fare due passi le auto vengano parcheggiate anche a ridosso della rotatoria. Il problema comunque dei parcheggi esiste, perchè non sono molte le aree di sosta intorno alla fabbrica più grande del Molise, e soprattutto non sono sufficienti. Sui social è già scoppiata la polemica sui favorevoli e i contrari alla regola interna della Fiat e il sindacato Usb con una nota a firma del segretario Sergio Calce è intervenuto sul caso «Un lavoratore che non ha la vettura Fiat dove deve parcheggiare per adempiere al proprio dovere? E’ arrivato il momento di aprire i parcheggi a tutti i dipendenti a cospetto di questa regola penalizzante» conclude Calce che da la disponibilità del sindacato a impugnare le multe.