di Manuela Petescia
Frattura sulla chiusura di neurochirurgia:
«…Garantiremo condizioni di maggiore sicurezza al paziente e agli operatori sanitari con un aumento della qualità degli interventi sia in regime ordinario sia in quello di emergenza».
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Ora, considerato che l’emorragia cerebrale è una patologia “tempo dipendente” (la possibilità di sopravvivenza dipende cioè dalla tempestività dell’intervento, anche pochi minuti di ritardo possono risultare fatali);
e considerato che la chiusura del reparto implica automaticamente la dilatazione proprio dei tempi di intervento su una patologia “tempo dipendente” (sembra un gioco di parole ma non lo è);
dunque ciò premesso,
quando il Presidente di questa povera e disgraziatissima regione per commentare una scelta (sciagurata) di questo genere sceglie la frase:
«condizioni di maggiore sicurezza al paziente», delle due l’una:
1) o vive di sostanze oniriche e sogna d’essere un grande stratega;
2) o ritiene di avere a che fare con un popolo di imbecilli.
Guardate non faccio ironia, ma davvero non riesco a intravedere possibilità alternative.
