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martedì, Aprile 16, 2024

“Termoli… Cambia verso?”: le riflessioni di Nicola Felice

Attualità"Termoli... Cambia verso?": le riflessioni di Nicola Felice

comune-di-termoli-con-fontanaSpesse volte non serve strafare, non occorrono grandi opere, basta poco per avere un aspetto più gradevole e accettabile.

Un piccolo esempio può essere l’addobbo, per le prossime festività del Santo Natale, con gli alberelli di abete che l’Amministrazione comunale ha fatto in corso Nazionale di Termoli. Già con questo l’area pedonale, prediletta dai cittadini per il tradizionale “struscio”, si presenta con un aspetto diverso, più gradevole, meno tetro e meno pista di decollo per aerei.

E’ facile anche immaginare cosa sarebbe il corso se al posto degli alberelli avessimo delle piante di medio/alto fusto: si avrebbe un corso parzialmente arredato con elementi naturali, oltre ad un effetto mimetizzante, capace di “offuscare” quelle facciate di edifici, con alcune eccezioni, di poco pregio architettonico.

Ciò non può che restare solo nell’immaginazione dopo che l’amministrazione in carica, con una sostanziosa variante al progetto principale nel corso dell’esecuzione dei lavori, ha eliminato completamente verde e alberi lungo tutto Corso Nazionale. Si è ancora in attesa di vedere l’opera completata con quegli elementi di arredo promessi, giusto un anno fa , dagli amministratori con l’inaugurazione. Oggi ci dobbiamo accontentare degli interventi lasciati al “buon gusto” e “buon cuore” delle attività commerciali.

L’amministrazione comunale conferma di preferire volgere le attenzioni ai mega progetti urbanistici e alle grandi opere: lottizzazioni (Andreoli, Punta di Pizzo, …), riqualificazione urbana (tunnel/passante-parcheggio), …. Nello stesso tempo si continua a registrare il cadere nel dimenticatoio interventi di primaria importanza per i cittadini: rinnovo di contratti di servizi essenziali (raccolta e smaltimento dei rifiuti, spazzamento, aree verdi, cimitero, mense, …), manutenzioni di strade e/o aree pubbliche, …, che molti disagi sono subiti e segnalati continuamente da cittadini e attività produttive, residenti in tutti i quartieri, solo di periferia.

Sempre più si evince il “piglio” col quale questa amministrazione affronta argomenti importanti riguardanti il “bene comune”. Il sindaco si mostra sempre più determinato nel svolgere il mandato, sembra più un Amministratore Delegato o Direttore Generale di un Ente Pubblico, prosegue come un treno in corsa per giungere alle mete prefisse e soddisfare i desiderati di quanti gli hanno assegnato l’incarico. La determinazione del Sindaco, unitamente ad altri stretti collaboratori, è tanta al punto di pensare di poter eludere, forse, ogni forma di difficoltà: tecnica, amministrativa, procedurale, …, nonché le opinioni di cittadini singoli e/o organizzati in comitati, associazioni, …

Ciò è confermato anche da quanto l’avvocato Sbrocca, cui va riconosciuta piena onestà intellettuale, ha di recente dichiarato pubblicamente agli organi di stampa: di non essere un politico, di aver svolto, svolge e vuole continuare a svolgere anche in futuro la professione di avvocato. Lodevole dichiarazione che conferma il suo comportamento diverso da molti addetti alla politica, passati e presenti, come ad esempio il non fare promesse e/o dichiarazioni avventate che possono illudere i cittadini, e il parlare “asciutto” e tecnicamente corretto. Come pure bisogna complimentarsi con l’avvocato Sbrocca per l’abilità con cui tiene compatta la “squadra” e facilmente,  anche su argomenti “delicati”, il sostegno dei consiglieri di maggioranza; escludendo, a priore, l’esserci altri elementi e/o interessi personali dei consiglieri.

Non ancora riesco invece a capire: scelte, silenzi, assenze, …, e le mancanze di stimoli e proposte dei consiglieri di minoranza, soprattutto quelli che vantano grande esperienze (amministrative, politiche, professionali),  su argomenti importanti (sanità, servizio idrico-acquedotto molisano centrale, urbanistica, trasporti, …) per la collettività di Termoli e dell’intero territorio  del Basso Molise. Ciò lascia credere che ci possono essere motivi, obbiettivi e/o mete diversi, forse anche personali, di maggiore importanza.

Se è vero che il “Potere, è Potere!”, credo però che non sempre può bastare per “piegare” il volere di un popolo, soprattutto se adoperato con arroganza. Un insegnamento per tutti in tal senso si è registrato domenica scorsa con l’esito del referendum sulla Costituzione. Porterà ad un vero “cambio di verso” con maggiore meditazione e partecipazione?

Nicola Felice

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