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venerdì, Aprile 19, 2024

Migranti al villaggio provvisorio di San Giuliano, presto i lavori. Convenzione fissa tetto massimo: 500 ospiti

EvidenzaMigranti al villaggio provvisorio di San Giuliano, presto i lavori. Convenzione fissa tetto massimo: 500 ospiti

b23548Sono in fase di appalto i lavori di riconversione del villaggio provvisorio di San Giuliano di Puglia. Una gara da quasi tre milioni di euro ormai alle battute finali per adeguare oltre duecento casette di legno alla nuova destinazione d’uso, quella dell’accoglienza dei migranti. Gli interventi potrebbero partire a inizio 2017 e cambieranno il volto di una struttura che ospitò le famiglie sfollate all’indomani del terremoto. Un sito che comprende anche altri spazi: una mensa, una scuola, campi sportivi e locali polifunzionali e molto ampi. Presto partirà il cantiere dei lavori, intanto si ragiona sui numeri e sulle modalità di accoglienza. Una convenzione firmata dal Comune di San Giuliano di Puglia e dalla Prefettura di Campobasso ha fissato in un massimo di cinquecento il numero massimo di ospiti. Per ora non ci sono comunicazioni ufficiali anche perché bisogna completare prima gli interventi. Fin dall’inizio il Comune ha però chiesto precise garanzie, chiedendo di accogliere famiglie con bambini. Con la visita del premier Matteo Renzi in Molise è scaturita l’ipotesi di un centro di accoglienza dedicato a minori non accompagnati. Una proposta che il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Cotugno, ha rilanciato anche in sede di Conferenza delle Assemblee Legislative delle regioni europee parlando in una nota della candidatura del villaggio temporaneo di San Giuliano di Puglia per l’accoglienza di circa mille minori non accompagnati”. Sui numeri il sindaco, Luigi Barbieri ha però ribadito quelli stabiliti dalla convenzione e che ”tutte le altre idee iniziative che provengono dall’esterno e di cui l’amministrazione non conosce i dettagli dovranno essere prima valutate, vagliate e approfondite nella fattibilità. Nel caso dei minori non accompagnati – ha osservato Barbieri – la normativa, peraltro, prevede un numero massimo di cinquanta persone per struttura». In ogni caso resta confermato che il progetto dei migranti continua in un’area formata da piccoli centri che si preparano a confrontarsi con una novità di non poco conto e chiedono garanzie di sicurezza.

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