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venerdì, Aprile 19, 2024

Inserimento disabili in Regione, si allarga il fronte dei dubbi. Sotto la lente la Commissione

AperturaInserimento disabili in Regione, si allarga il fronte dei dubbi. Sotto la lente la Commissione

di PASQUALE DI BELLO

Inserimento disabili in Regione. Si allarga il fronte degli interrogativi: a finire sotto la lente il criterio di valutazione adottato dalla Commissione valutatrice. Agli atti della Regione risulta un elenco di undici persone giudicate “Non idonee”, un criterio di valutazione che secondo alcuni sarebbe errato. Intanto sul fronte giudiziario, oltre all’esposto presentato dall’Associazione Invalidi di Isernia, si preannunciano altre iniziative da parte dei soggetti interessati.

Inserimento mirato di quattro disabili in Regione. Si allarga il fronte degli interrogativi e sotto la lente finisce l’operato della commissione valutatrice nominata dalla Regione. Ad essa, secondo la convenzione sottoscritta, competeva l’espressione di un giudizio di merito sui candidati. A chiarire il criterio di valutazione della Commissione è la stessa convenzione che parla di: “un punteggio espresso in trentesimi, con un punteggio minimo di diciotto trentesimi”. A circoscrivere l’accertamento da effettuare è ancora una volta la convenzione sottoscritta dalla Regione Molise: verificare il livello di conoscenza delle “nozioni fondamentali sugli organi istituzionali e sull’apparato amministrativo”. E’ accaduto, secondo quanto risulta da atti ufficiali, che la commissione per undici candidati abbia espresso il giudizio di “Non idoneo”, criterio che parrebbe errato e che potrebbe essere giudicato discriminatorio nel quadro generale di riferimento. Non idoneo rispetto a cosa? Ai soli elementi assegnati alla commissione, verrebbe da concludere. Il non idoneo, invece, è diventato criterio di esclusione assoluta. Ma facciamo un passo indietro.

Quello che è accaduto, è noto da giorni. Il mero accertamento della commissione, indipendentemente dalle altre prescrizioni imposte dalla convenzione, è bastato alla Regione Molise per trasformare un percorso di inserimento mirato in un vero e proprio concorso. La norma, invece, parla chiaro, inquadrando l’inserimento in programmi precisi che dovrebbero sussistere a monte della selezione e che, in realtà, non esisterebbero. La Regione, questi programmi, pare non li abbia mai fatti, tutto qui. Allora quello della chiamata ad elenco e a punteggio è un criterio che a giudizio di molti non solo appare discriminatorio ma, soprattutto, illegittimo. Tuttavia su questo farà luce la Magistratura a cui la questione è stata sottoposta. Pende, al momento, una denuncia presentata dall’Associazioni Mutilati e Invalidi di Isernia a cui, diverse tra le persone interessate, hanno espresso la volontà di aggiungerne altre. Dalla Regione, su questa, come su tante altre cose, regna sovrano il silenzio. Ormai Regione Molise è sinonimo del più grande sonnifero mai prodotto sulla terra. Qualsiasi cosa accada, dal Palazzo si stropicciano gli occhi e si riaccucciano dall’altro lato del materasso.

 

 

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