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giovedì, Aprile 25, 2024

Frattura, crollo di Consensi. Su FB le “minacce” di Ioffredi e l’analisi di Facciolla

AperturaFrattura, crollo di Consensi. Su FB le “minacce” di Ioffredi e l'analisi di Facciolla

di PASQUALE DI BELLO

Al crollo di popolarità del presidente Frattura registrato dal sondaggio INDEX ( – 21% in tre anni) fanno seguito i primi commenti. Pochisimi, in realtà. L’assessore Facciolla denuncia l’ambiguità di chi attacca Frattura in pubblico e poi ne tesse le lodi in privato. Nico Ioffredi, invece, tramite Facebook lancia messaggi criptati e vagamente “minacciosi”. Tacciono tutti gli altri, a partire dai dipietristi dell’ex Italia dei Valori, principali tifosi di Frattura.

Dopo la pubblicazione del sondaggio INDEX che ha inchiodato il governatore del Molise, Paolo di Laura Frattura, al penultimo posto della classifica nazionale di gradimento dei presidenti di Regione, nel centrosinistra regna un silenzio che sa di tomba e di panico. A parte quella goffa del diretto interessato, che sostanzialmente ha imputato il crollo ad un difetto di comunicazione (secondo Frattura i cittadini non avrebbero ben compreso l’opera in corso), vanno segnalate una presa di posizione interessante, quella dell’Assessore all’Agricoltura e Ambiente, Vittorino Facciolla, e poi una sciocchezza dal sapore intimidatorio proveniente dal consigliere delegato alla cultura, Nico Ioffredi. Per il resto, tacciono tutti, a partire dai rappresentanti e tifosi del “Molise di Tutti” (i dipietristi ex IdV) che, meno di un anno fa, nel dicembre 2015, si riunirono a Montenero Di Bisaccia per un convegno dal titolo: “Verso i risultati”. Proprio in quella circostanza Antonio Di Pietro, che si presentò in veste di “allenatore del centrosinistra” (cit. Termolionline), così si espresse: “Il governo Frattura non sa vendere bene quello di buono che sta facendo e quindi è importante fare il rendiconto di quello che è stato fatto e di quello che sarà fatto” (cit. Termolionline). Ora, a parte la sciocchezza di fare un rendiconto di “quello che sarà fatto”, alla luce del sondaggio in questione sembra che questo centrosinistra stia alla comunicazione come un paracarro alla Tour Eiffel. Insomma, farebbero delle cose buone ma, semplicemente, sarebbero incapaci di comunicarle. Falso. Si tratto di una sciocchezza, l’ennesimo tentativo di depistaggio, come tutti possono comprendere. Le cose buone, quando lo sono, comunicano da sole. Sono come certi ristoranti a cui basta un semplice passaparola per rimanere sempre pieni. Invocare genericamente la “comunicazione” è un trucco da quattro soldi.

Più interessante, invece, appare la presa di posizione dell’Assessore Facciolla, vice presidente della Giunta, che ci mette la faccia (l’unico, al momento) e spara un missile terra-aria verso coloro che, verso Frattura, “pubblicamente ne alimentano il ludibrio e privatamente ne esaltano la coraggiosa azione amministrativa finalizzata a rendere il Molise una regione normale”. Per Frattura, quindi, vi sarebbero pubblici detrattori che si trasformano in privati adulatori della sua azione amministrativa; “pagliacci fustigatori fuori dal palazzo della Giunta”, secondo Facciolla, e proni “non appena ivi giunti”. A noi, quella di Facciolla, pare una denuncia politica gravissima poiché toglie la maschera ad un centrosinistra che non vede l’ora di sbarazzarsi di Frattura ma che, al suo cospetto, scodinzola. C’è qualcuno, insomma, che “cuccio, cuccio” (espressione tanto cara a Frattura) sta ciurlando nel manico in attesa di capire quale sarà il destino politico dell’attuale governatore. Potrebbe “ricandidarsi e vincere di nuovo”, come scrive Facciolla, e allora tanto vale proseguire con la politica del doppio forno: attaccare Frattura in pubblico e dargli pacche sulle spalle in privato. Staremo a vedere quello che accadrà. Da qui a qualche mese i giochi cominceranno a chiarirsi. Quello che invece è già chiaro, e che non ha niente a che fare con la politica e i giochi di palazzo, è il grado di impopolarità di Frattura tra la gente. Non è raro, per chi frequenta il Consiglio regionale, vederlo fare l’ingresso nell’aula del Consiglio regionale da una porticina secondaria, nascosta dietro una tenda e collegata ai garage, che i commessi d’aula aprono furtivamente all’ultimo minuto per far transitare il governatore. In anni di frequentazione del Consiglio regionale una scena del genere, che è la mortificazione delle Istituzioni, non l’avevamo mai vista. Talmente grande è l’impopolarità di Frattura che, ad ogni seduta del Consiglio regionale, ad attenderlo all’ingresso ci sono le proteste di cittadini inferociti. Per questa ragione, allora, è preferibile passare dal garage. Questo è il dato centrale che il sondaggio INDEX ha misurato: dal 2013 ad oggi un severo meno 21% nel gradimento tra i cittadini molisani. Frattura è passato dal 53% al 32%.

Secondo Frattura, tutto questo, sarebbe un difetto di comunicazione. Una chiave di lettura imbarazzante, al pari della “chiave inglese” che Ioffredi, Nico Ioffredi di Sinistra (sic!) ecologia e libertà, ha fatto idealmente e minacciosamente mulinare in uno dei suoi post più simili a messaggi in codice che a frasi comprensibili. Riprendendo il discorso fatto da Facciolla, Ioffredi così ha pubblicamente chiosato: “Se quell’ascensore interno potesse parlare”. Bene, intanto appuriamo che in Regione c’è un ascensore “interno”, evidentemente riservato e ad appannaggio di pochi. Tra i frequentatori dell’ascensore interno, fa capire Ioffredi, ci sono persone salve solo perché gli ascensori non parlano. Se non vi sembra una minaccia in codice, dite voi qual è il significato di questa frase. In realtà in Regione esiste un ascensore defilato in un corridoio da cui, dal pianterreno, si può accedere direttamente allo studio del governatore. Pensate, è talmente segreto che lo abbiamo preso anche noi. Ma non lo ha fatto Frattura, c’è sempre stato. A nessuno però, prima di Ioffredi, era mai venuto in mente di lanciare messaggi in codice ai frequentatori del Palazzo e dell’ascensore.

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