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martedì, Marzo 19, 2024

Zuccherificio: lavoratori in presidio chiedono garanzie. L’area di crisi un’opportunità, intanto da domani ferie finite e poi la mobilità

AttualitàZuccherificio: lavoratori in presidio chiedono garanzie. L'area di crisi un'opportunità, intanto da domani ferie finite e poi la mobilità

img_7413Il Basso Molise è stato dichiarato area di crisi non complessa. Cosa significa: sgravi fiscali con incentivi a fondo peduto fino al 40 per cento e prestiti agevolati non solo per chi vuole avviare una nuova attività imprenditoriale qui, ma anche per chi compra un’azienda chiusa con l’obbligo di farsi carico però dei lavoratori. Una chance per l’intero territorio e da più di qualcuno viene vista come un’opportunità in più anche per lo Zuccherificio del Molise che dopo 46 anni di attività ha chiuso i cancelli. Il compratore, però, lo si deve ancora trovare. Da ieri gli operai hanno iniziato un presidio davanti all’azienda. Stazionano davanti ai cancelli tutto il giorno, vanno a casa solo per la notte. Fino a domani sono in ferie, poi non sanno cosa li aspetta, se la mobilità come è molto probabile, oppure ancora un altro mese e mezzo di cassa integrazione che sarebbe ancora possibile se il curatore della Srl Ciccone autorizzasse la manutenzione dell’azienda. La cessione dell’eserizio annunciato dallo stesso Ciccone per il 25 settembre in realtà non si è ancora concretizzato per alcuni problemi di competenze che si sono create tra la Spa e la Srl, entrambe fallite. “Chiediamo attenzione, la fabbrica ha chiuso sotto silenzio. Una fabbrica che per 46 anni ha dato lavoro non solo ai dipendenti diretti ma anche all’indotto e che è cresciuta insieme al territorio. Chiediamo alle istituzioni di farsi carico ora di questa situazione” ha spiegato Pierluigi Pannacchione, Rsu della Uil. Il futuro non è per niente chiaro, l’unica cosa certa è che quella di quest’anno è stata l’ultima campagna. Consapevoli di questo, nel giorno in cui hanno timbrato il cartellino uscendo dall’azienda, molti dei lavoratori hanno pianto. Una vita intera allo Zuccherificio. Ora la maggior parte ha più di 50 anni una famiglia da mantenere, e poche prospettive di ricollocamento.
Ieri è stata la deputata del Pd Laura Venittelli a incontrare i lavoratori in presidio. Oggi è toccato all’assessore regionale Vittorino Facciolla avere un confronto con i dipendenti, che hanno chiesto garanzie, ipotizzando addirittura di essere ricollocati dalla stessa Regione, strada ovviamente che non è percorribile. L’assessore ha sgombrato dubbi sull’ipotesi circolata di un termovalorizzatore al posto dello Zuccherificio e ha analizzato tutte le possibili strade. Anche quella che con gli operai in mobilità l’azienda potrebbe trovare un compratore, perchè più appetibile. “E’ chiaro che non appena ci dovesse essere un compratore dovrà interfacciarsi con la regione per vedere cosa intende fare”. Facciolla ha voluto sottolineare che la Regione in questi anni è stata sempre vicina ai lavoratori con cui insieme sono state decise ad esempio le mini campagne per mantenere le quote.

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