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martedì, Marzo 19, 2024

Gam di Bojano, il rilancio della Dasco sull’offerta di Amadori

AperturaGam di Bojano, il rilancio della Dasco sull'offerta di Amadori

gam-arena-2-e1412084286200di GIOVANNI DI TOTA

Allo scadere dei novanta minuti il risultato è di pareggio: 8 milioni e 110mila euro rappresentano l’offerta che la Dasco srl ha messo sul piatto della bilancia ed è la stessa cifra indicata una settimana fa dall’Agricola vicentina per l’acquisto dei beni della filiera avicola molisana.

Un pezzo consistente della Gam di Bojano, che una volta messo in cassaforte consentirà di far ripartire la produzione e il ritorno sul mercato del marchio.

Sul tavolo del commissario liquidatore, Ernesto D’Elisa, la società di Roseto degli Abruzzi ha dunque fatto arrivare la controproposta con la quale bilanciare l’offerta dell’Agricola vicentina, riconducibile al gruppo Amadori, che aveva portato l’asticella dai cinque milioni di euro e 8milioni e spiccioli.

Entrambi i management dei due gruppi, aperte le buste giovedì scorso, avevano manifestato le proprie intenzioni a rilevare macchinari e capannoni un tempo con il marchio Arena.

Danilo Iannascoli e Giacomo Bartoloni avevano entrambi dichiarato la voglia di andare avanti. E in effetti, se l’Agricola Vicentina aveva migliorato di tre milioni di  euro la base d’asta, i teramani della Dasco hanno mantenuto fede all’annuncio di voler esercitare il diritto di prelazione. E oggi, la Dasco srl ha messo in busta l’atto con il quale si impegna a versare nei tempi previsti dal bando 8milioni e 110 mila euro.

La sfida al novantesimo è in sostanza finita in un pareggio. Ora, però, la partita potrebbe anche avere anche una coda con i canonici tempi supplementari. Da Roseto degli Abruzzi la società che ha in tasca il diritto di prelazione si sente sicura di aver chiuso pareggiando l’offerta di Amadori. Resta da capire, stando ad alcune interpretazioni, se l’Agricola Vicentina potrà ora a sua volta migliorare la prima offerta e rilanciare. Un tecnicismo che potrebbe essere definito dal giudice fallimentare, nelle cui mani dovrebbe ora passare la decisione definitiva.

Al di là di quello che sperano le rispettive tifoserie, ora sul tavolo c’è un risultato concreto. L’industria del pollo, con la sua filiera, può ripartire da Bojano. Dopo anni di sofferenze e di attese, i lavoratori della Gam possono tornare a sperare.

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