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martedì, Marzo 19, 2024

La grande abbuffata: 120 incarichi in tre anni, milioni di euro. Nomi, contratti, cifre del sistema Frattura

AperturaLa grande abbuffata: 120 incarichi in tre anni, milioni di euro. Nomi, contratti, cifre del sistema Frattura

di PASQUALE DI BELLO

Oltre 120 incarichi per un totale di milioni di euro, questo il “Sistema Frattura”. La sinistra che si era candidata come antagonista del passato si è rivelata alla prova dei fatti più uguale degli altri. Anzi, peggio.

Si erano presentati come la sinistra dal fascino irresistibile, quella che fa girare la testa, come il sapone Camay nel vecchio Carosello degli anni ’60. In realtà si sono rivelati più uguali e voraci degli altri. Anzi, peggio. Parliamo di incarichi, perché sono oltre 120 quelli assegnati in poco più di tre anni dalla Regione guidata da Paolo di Laura Frattura a consulenti e collaboratori. Una manovalanza buona per tutte le stagioni, un bacino elettorale da scatenare alle elezioni.

A ciascuno dei benedetti nell’era Frattura, spettano cifre che insieme equivalgono a milioni di euro. Decine di migliaia di euro a contratto per incarichi lunari, in larga parte supercazzole – per dirla alla Tognazzi – buone a gonfiare di quattrini le tasche dei beneficiari e che talvolta rasentano il confine della contropartita elettorale. Ad ogni nome equivale un voto e ad ogni volto corrisponde una famiglia, un moltiplicatore formidabile di consenso capace di garantire elezione e rielezione anche ad un ceto politico impresentabile.

Quaranta pagine fitte zeppe di nomi, cifre, delibere e determine che pubblichiamo integralmente (atti ufficiali presenti sul sito della Regione). Questo il documento che descrive un vortice tale di quattrini da mettere il capogiro anche ad un bisonte. Gli apache in Regione non hanno lasciato nulla per strada e l’assalto alla diligenza in questi tre anni è stato sistematico e abbondante. Con 91mila 353 euro all’anno, a guidare la classifica delle munifiche elargizioni è la super-consulente per le attività giuridiche del presidente Frattura, l’avvocato Carmela Lalli, passata con disinvoltura dalla moribonda Gam ad esperta di Gam per Frattura, senza lasciare alcuna nota di merito nel salvataggio della filiera avicola. A ruota segue Marilina Di Domenico, cognata di Marialoga Mogavero, storico braccio destro di Frattura e attuale capo Dipartimento in Regione, a cui vanno 80mila euro all’anno come direttore del “Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici”. Sempre alla tariffa di 80mila euro all’anno viaggia il professore Giorgio Banchieri il cui destino si intreccia a filo doppio con quello del Direttore Generale della Salute, Marinella D’Innocenzo. Banchieri è stato chiamato proprio ad occuparsi di Sanità per guidare l’Osservatorio per la qualità dei servizi, come se fosse necessario scucire quasi 7mila euro al mese per dire che i servizi fanno pena per come sono ridotti. Al quarto posto, come componente del Nucleo di valutazione,  Lucia Murgolo a cui vanno 71mila 810 euro all’anno. Quinto classificato, il super consulente di Frattura per le attività economiche, Paolo Verì, a cui per 10 mesi e 20 giorni sono andati 68mila 512 euro e 2 centesimi.

Frattura aveva promesso il Molise di tutti ma questi dati nudi è crudi dicono solo una cosa: il suo è il Molise dei Gattopardi. Una camarilla di furbacchioni pungenti come carciofi. Una sinistra al Cynar, altro che Camay!

Questo l’elenco completo

Elenco in PDF dei collaboratori-e-consulenti-regione-molise

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