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giovedì, Marzo 28, 2024

Tassa sui rifiuti a Isernia, con la differenziata aumenta e la gente protesta

AttualitàTassa sui rifiuti a Isernia, con la differenziata aumenta e la gente protesta

Allarme rosso per le tasche deglle famiglie isernine. Stanno arrivando in questi giorni le bollette di conguaglio della tassa sui rifiuti, la cosiddetta Tari, e la sorpresa è stata decisamente brutta. Infatti è cambiato il metodo di calcolo e questo ha significato, per le famiglie da tre componenti in su, un gravoso aumento. In alcuni casi superiore anche a cento euro da conguagliare in due rate. Vibrate le proteste dei cittadini che hanno subito affollato l’ufficio Tari di Palazzo San Francesco, subissato anche da centinaia di telefonate di gente indignata. La minoranza è subita scesa sul piede di guerra e la questione verrà discussa nella riunione dei capigruppo, chiesta dalle opposizioni per parlare di scuole sicure, ma che finirà per includere anche l’argomento Tari. Una patata bollente. Le modifiche dei calcoli e gli aumenti non sono però addebitabili all’amministrazione D’Apollonio che, decisamente, non c’entra nulla. È stato il commissario Saladino che ha deciso di modificare i parametri di calcolo, legandolo alla composizione dei nuclei familiari. Dove ci sono più persone, si producono più rifiuti e, quindi, devono pagare di più. Poco conta che, in genere, i nuclei familiari più numerosi sono quasi sempre quelli a basso reddito e poco conta che c’era stata la promessa fatta all’avvio della raccolta differenziata: ovvero separate i rifiuti pagherete di meno. Tutte balle, dice la gente indignata che protesta con il comune. «Gli importi – replicano a Palazzo San Francesco – sono stati calcolati sulla base delle decisioni adottate nel mese di aprile con due delibere del commissario prefettizio, adottate nel rispetto della legge nazionale (Dpr 158/1999) e tenendo conto dei costi fissi e variabili del servizio di gestione dello smaltimento dei rifiuti. Conseguentemente, aggiungono da Palazzo San Francesco, per il 2016 tali costi rivestono una distribuzione diversa rispetto al 2015. Ciò comporta una differente quantificazione delle tariffe relative sia alla parte fissa (superficie degli immobili) che a quella variabile (numero occupanti degli immobili)». In altre parole: «Così è se vi pare e non vi resta che pagare».

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