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martedì, Aprile 23, 2024

Scuole sicure: la Cgil Molise chiede un tavolo permanente istituzionale

AttualitàScuole sicure: la Cgil Molise chiede un tavolo permanente istituzionale

Dolore, sgomento è quello che tutti stiamo provando di fronte alle immagini di distruzione e morte che arrivano dal centro Italia. La terra che si è abbassata di 20 centimetri per il violento sisma che ha spazzato via paesi, famiglie, sogni e speranze. La solidarietà è scattata da tutta Italia, l’eroismo dei soccorritori, che scavano senza sosta. C’è però un’immagine, tra tante, che sconvolge, quella della scuola  Romolo Capranica ad Amatrice, inaugurata il 13 settembre 2012 dopo alcuni lavori di ristrutturazione, tra cui quelli di adeguamento della vulnerabilità sismica. Dell’istituto sono rimaste macerie. Un edificio sventrato, la parte sinistra crollata e il crollo non avrebbe dovuto esserci, dicono in tanti, non solo esperti. A far luce e chiarezza sarà l’indagine della procura di Rieti.

Si riaccende il dibattito sulla sicurezza degli edifici in generale e in particolare delle scuole. La tragedia di San Giuliano del Sannio è ancora drammaticamente viva.

“In Molise la situazione – ha evidenziato la Federazione Lavoratori della conoscenza della Cgil –  non è rosea. Secondo il Consigliere nazionale dei geologi, il 70% delle scuole in regione è a rischio sismico. Pertanto, visto anche l’imminente avvio dell’anno scolastico, il sindacato è tornato a chiedere alle autorità regionali di costituire un tavolo permanente di coordinamento tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti per pianificare un’offerta formativa che tenga conto anche delle strutture esistenti, una conseguente mappatura definitiva degli edifici scolastici, una programmazione degli interventi necessari nel breve e nel medio periodo per costruire nuovi edifici o mettere a norma quelli esistenti”. La Cgil ha sottolineato la necessità di mettere in sicurezza l’Italia, a cominciare dalle scuole. Deve essere la priorità. E, nell’immediato, ha ribadito che bisogna anche garantire l’avvio dell’anno scolastico per tutti i bambini delle zone colpite, pure per restituire un po’ di normalità ad alunni e genitori che stanno vivendo l’incubo di aver perso tutta la loro vita.

I sindacati della scuola si stanno attivando per una raccolta fondi per contribuire in particolare anche e soprattutto  alla ricostruzione degli edifici didattici.

 

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