«Atri, Larino e Guardialfiera legati da storia, arte e tradizioni comuni», tre luoghi di cultura che si uniscono in un patto di fratellanza.
Un gemellaggio che ha visto il comune di Atri, antica città d’arte abruzzese, accogliere il 14 agosto le delegazioni molisane di Larino e Guardialfiera: i rappresentanti delle due amministrazioni e delle comunità con i propri gonfaloni sono stati accompagnati dal Presidente del Consiglio regionale Vincenzo Cotugno.
L’occasione è quella dell’apertura della porta santa di Atri, porta santa istituita da papa Celestino V, unico papa molisano nella storia della Chiesa, nel 1295.
Un Molise che si fa promotore di un gemellaggio che vuole dare nuovo impulso all’integrazione culturale, con scambi utili ad arricchire il bagaglio di conoscenza di ciascun partecipante, ma non solo… Sono iniziative che mirano anche a valorizzare i territori: far conoscere la storia locale, per tenere viva la memoria, ma anche i paesaggi e le tradizioni.
I molisani sono stati accolti ad Atri da una ventina di amministrazioni locali, da Teramo a Silvi.
C’era anche monsignor Seccia, vescovo di Teramo, «commosso e grato» per la grande partecipazione.
Un appuntamento quello vissuto in Abruzzo che segue quello del 1° giugno scorso, che si è tenuto a Guardialfiera, quando da Atri vennero in Molise per l’apertura della porta santa della cristianità.
Borghi d’Eccellenza: gemellaggio Atri, Larino e Guardialfiera
