Il prezzo che si paga per un chilo di pane equivale a quello che viene pagato ai produttori per 15 chili di grano. E’ evidente che così non si può più andare avanti, la situazione è diventata insostenibile, i sacrifici sono tanti e il rovescio della medaglia è sempre più amaro. Lo sanno bene gli agricoltori del Molise che a centinaia oggi sono arrivati a Termoli per una manifestazione che in contemporanea è stata organizzata dalla Coldiretti anche in Puglia, Campania e Sicilia. Prima la marcia con i trattori lungo le vie della città. Poi il dibattito in piazza del Papa per protestare contro un prezzo del grano che negli ultimi mesi si è dimezzato e che non riesce a coprire nemmeno i costi di produzione. 16 centesimi al chilo per il grano duro e 18 per quello tenero. Un prezzo calato vertiginosamente per le nuove regole del mercato globale che non tutelano il prodotto made in Italy
Ma cosa si può fare per consentire agli agricoltori di continuare a produrre il grano a costi sostenibili? Prima di tutto l’inserimento dell’etichettatura, poi ad esempio il blocco delle importazioni a dazio zero.
Sul palco diversi gli interventi dal presidente della Regione Paolo Frattura, alla deputata del Pd Laura Venittelli che ha annunciato lo stanziamento di un fondo cerealicolo di 10milioni di euro per sostenere il made in Italy, all’assessore Vittorino Facciolla che ha garantito che non appena verranno stabiliti i requisiti la Regione Molise sarà la prima a presentare domanda, sottolineando però l’importanza di fare rete per le aziende. Sul palco anche giovani imprenditori che hanno raccontato delle difficoltà quotidiane, invitando i politici ad andare in azienda e a toccare con mano.
Un grano quello molisano che quest’anno è il migliore in assoluto come ha spiegato il direttore del consorzio agrario del centro sud Fabio Colonna.
E dal palco attraverso le parole del direttore della Coldiretti Viola arriva anche una buona notizia con l’annuncio di un possibile accordo con La Molisana che potrebbe acquistare l’ottimo grano locale a un giusto prezzo di vendita. Già lunedì un primo incontro con le associazioni di categoria.
