di PASQUALE DI BELLO
Gruppi regionali e pese della politica: scandalo senza fine. il Molise è la Regione più sprecona d’Italia. Con 3,61 euro a carico di ogni abitante conquista il poco lusinghiero primato davanti a tutte le altre regioni. A rivelarlo un accurato dossier redatto da Openpolis. La regione più virtuosa è la Lombardia con solo 5 centesimi pro capite.
Piccolo è bello. Sembra essere questa la logica di una politica che sguazza allegramente nel quattrino facile. Una storia, quella dei costi della Casta, che tocca l’apoteosi quando si giunge al livello regionale. Uno scandalo che ormai non ha fine e che ogni giorno si arricchisce di novità. L’ultima in ordine temporale ce la fornisce uno studio condotto a livello nazionale dall’associazione Openpolis. Con 3,61 euro per ogni abitante, il Molise è la regione più spendacciona d’Italia quanto a contributi verso i Gruppi politici nei consigli regionali. Seconda, ma distanziata di oltre un euro, la Sardegna con 2,57. La regione più virtuosa è invece la Lombardia che spende esattamente cinque centesimi per abitante. Un’abbuffata raccapricciante, quella della politica molisana, che si basa su un principio perverso: meno siamo, più spremiamo. Siamo in pochi, dicono dai piani alti della politica? La risposta arriva a stretto giro: nessun problema, spremiamo il limone anche oltre la buccia.
A bene vedere, come tutte le cose Molisane anche questa si tinge di grottesco se si considera la presenza in regione di numerosi Gruppi monocellulari morti e sepolti dal tempo e dalla storia, un ossimoro politico a cui viene attribuito il concetto di gruppo, plurale per definizione, ma che nella pratica viene declinato dalla presenza di una sola persona. Tutto ciò con una proliferazione di strutture, personale e costi che fanno schizzare in alto il termometro delle spese pazze.
E questo per non parlare del rapporto qualità/prezzo, se così si può dire con riferimento ad una casta politica di cui i prezzi sono noti e le qualità sono ancora tutte da dimostrare. Fatta qualche debita eccezione, affermare che quella eletta nel 2013 sia la peggiore classe politica dell’intera storia molisana, è un fatto che ciascuno può appurare frequentando il martedì l’aula del Consiglio regionale. In quel luogo ciascuno potrà apprendere che se è vero che in natura è l’idrogeno l’elemento più diffuso, è altrettanto vero che per il Consiglio regionale del Molise la cosa che più abbonda è la mediocrità.
