di ANNA MARIA DI MATTEO
Trasparenza: è la parola chiave per capire cosa stia realmente accadendo alla sanità molisana, alle prese con il rientro dal deficit e con il lungo confronto con il tavolo tecnico interministeriale. Di tutto questo si sa poco o nulla. Ed il commissario ad acta Paolo Frattura si trincera dietro comunicati stampa, diffusi al termine di ogni riunione del tavolo tecnico con i quali dice tutto ed il contrario di tutto.
Ed allora la trasparenza la pretendono i cittadini e la sollecitano, formalmente, i 5Stelle che hanno protocollato una richiesta di accesso agli atti al tavolo tecnico nazionale, al ministero della salute, a quello dell’economia e finanze , alla struttura commissariale ed alla Regione. L’obiettivo è quello di avere copia dei verbali delle ultime sedute. «Perché – ha denunciato il consigliere regionale Antonio Federico – non è più accettabile ascoltare solo una campana che ripete che i programmi operativi sono stati approvati salvo poi dover rincorrere rinvii e non poter sapere cosa effettivamente richiedono i ministeri al Commissario Frattura. La nostra – ha concluso Antonio Federico – è una semplice richiesta di trasparenza, ma al momento dai ministeri tutto tace».
Proprio così: sui piani operativi è sceso il silenzio assoluto. Su tutta la vicenda, volutamente è stato inserito il silenziatore per evitare ulteriori polemiche, visto il clima già incandescente che si è creato sul tema della sanità. La verità è che nessuno sa come stiano realmente le cose. Ed il tentativo dei 5Stelle è proprio quello di andare direttamente alla fonte, senza la mediazione, di parte, della Regione.
Frattura continua a nascondere la verità ed ostentare ottimismo, nonostante la sanità molisana sia ridotta ormai al lumicino. Ospedali smantellati, servizi carenti e personale insufficiente, con ripercussioni gravissime ai danni degli utenti. Una situazione denunciata, ancora una volta, dal sindacato Anaao Assomed, che è tornato a chiedere a Frattura il superamento del blocco del turn over, l’unico modo per affrontare l’emergenza che si è creata all’interno degli ospedali.
«Vanno avviate con urgenza le procedure per la stabilizzazione dei medici a contratto determinato nel servizio sanitario regionale – è la richiesta del sindacato – e contemporaneamente una road map per la sostituzione e l’integrazione del personale medico e sanitario . Altre regioni, in piano di rientro, come Campania, Lazio e Calabria hanno attuato queste misure», è la conclusione del sindacato.
Non si capisce perché il Molise, anche in questa situazione debba distinguersi, in senso negativo, naturalmente.
