A sentire i sindacati dello Zuccherificio del Molise è stato un incontro per certi versi deludente quello che si è tenuto in Prefettura a Campobasso convocato proprio per esaminare i problemi alla luce del fallimento anche della Srl. Al tavolo infatti è pesata come un macigno l’assenza del nuovo curatore fallimentare Placido Ciccone e di tutta la struttura commisariale che ha impedito di fatto di delineare una strategia per affrontare i prossimi mesi. Tanto che il Prefetto Di Menna si è preso l’impegno di riconvocare al più presto Ciccone. La questione più urgente sul tavolo ora è come proseguire la cassa integrazione in scadenza al 17 agosto. Se n’è parlato insieme a un funzionario dell’Inps e all’assessore Vittorino Facciolla che si è impegnato a portare al Ministero la proposta dei sindacati e cioè la richiesta di cassa integrazione per cessata attività. Se verrà accolta si potranno evitare 73 licenziamenti, che altrimenti sarebbero inevitabili. Tra le ipotesi in campo c’è anche la ricollocazione sperimentata da un ex decreto Monti del 2011 e che la Regione sta verificando. «Abbiamo ancora un mese per fare sintesi su tutto quello che la legge oggi ci offre» commentano i sindacati, «Il rischio è di buttare a mare anni di sacrifici di tanti padri di famiglia che ora hanno di fronte un futuro nero, in tutti sensi». «Ad oggi ci sentiamo sempre più soli» concludono con amarezza.
Zuccherificio: incontro in Prefettura. Corsa contro il tempo per evitare i licenziamenti
