di ANNA MARIA DI MATTEOSi sposta a Roma la protesta dei comitati nati in difesa della sanità pubblica. Martedì 21 giugno nella capitale è prevista una nuova riunione del tavolo tecnico per esaminare i piani operativi elaborati dal commissario ad acta Frattura. E proprio in occasione del vertice tecnico, è prevista una manifestazione, davanti alla sede del ministero, organizzata, appunto, dai comitati affinché si accendano i riflettori sulla situazione in cui si trova la sanità molisana.
L’estremo tentativo per impedire che il disegno di riorganizzazione del settore sanitario, vada in porto. Un disegno, hanno più volte ricordato i comitati e le associazioni, che punta dritto alla privatizzazione, «trasformando il diritto alla salute in una merce sulla quale lucrerare”.
Un allarme confermato anche dai recenti provvedimenti adottati dalla struttura commissariale, come il trasferimento della Chirurgia Vascolare dal Cardarelli alla Cattolica e l’intenzione di far seguire la stessa sorte anche al laboratorio analisi. Un disegno chiaro che tuttavia i comitati intendono ostacolare. Perché a rischio è la salute dei cittadini, oltre il futuro degli operatori sanitari e degli stessi ospedali, molti dei quali – è la denuncia – saranno ridimensionati fino a renderli inutili per favorire il profitto dei privati. Anche le piante organiche saranno ridotte per la cessione di molte attività ai privati. E’ facile immaginare che molti contratti in scadenza non saranno rinnovati», è il triste presagio dei comitati che dunque chiamano a raccolta i cittadini per recarsi a Roma. Per l’occasione saranno organizzati alcuni autobus che partiranno da Campobasso e che si faranno tappa anche ad Isernia.
La contestazione pacifica approda a Roma, davanti alla sede del ministero. Fuori la protesta per il rispetto del diritto alla cura, dentro i tecnici e i burocrati ministeriali interessati solo a far quadrare i conti. Costi quel che costi.
Sanità, la protesta approda a Roma. In occasione del tavolo tecnico, sit-in dei comitati davanti al Mise
