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venerdì, Aprile 19, 2024

Sanità, il dramma continua: chiusa la Chirurgia vascolare. Da oggi è più facile morire in Molise

AperturaSanità, il dramma continua: chiusa la Chirurgia vascolare. Da oggi è più facile morire in Molise

chirurgia-vascolaredi PASQUALE DI BELLO

Sanità, l’ASREM chiude l’Unità di Chirurgia Vascolare del Cardarelli, l’unica presente in regione e l’unica aperta 24ore. Da questo momento è più facile morire in Molise. Incidenti stradali, incidenti di lavoro, trombosi, aneurisma dell’aorta: sono questi i principali casi in cui interviene la chirurgia vascolare. Emergenze quotidiane rispetto alle quali, pena la vita, è necessario intervenire in pochi minuti.

La campana suona a morto ed è proprio il caso di dirlo. Ad essere morta, per mano di un provvedimento del neodirettore generale dell’ASREM, Gennaro Sosto, e controfirmato dal Direttore Sanitario, Giuseppina Arcaro, è l’Unità di Chirurgia Vascolare operativa presso l’Ospedale Cardarelli di Campobasso. L’unica struttura in regione, e l’unica operativa operativa 24ore al giorno. Defunta la Chirurgia vascolare, ora il rischio concreto di morte è quello a cui vanno incontro i cittadini molisani in caso di eventi tra i più frequenti e drammatici della vita quotidiana: un incidente stradale, un incidente di lavoro, un aneurisma dell’aorta, opprure una trombosi. Fatti, come ben si comprende, che riempiono le cronache di ogni giorno.
Alla base del provvedimento, rispetto al quale andranno valutati i profili di legittimità e, come più voci evidenziano, l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio, c’è una lettera inoltrata lo scorso 1° giugno ai vertici dell’ASREM dai Dirigenti Medici Luca Iorio e Lucia Cucciolillo, entrambi in servizio presso l’unità di Chirurgia vascolare, nella quale sono state evidenziate le grosse criticità che l’unità in questione sta purtroppo attraversando da tempo.
La risposta dell’Asrem, davanti ad una sostanziale richiesta d’aiuto, lascia senza fiato e senza parole. Scrivono Sosto e la Arcaro: «Nell’attesa delle determinazioni da assumere a seguito dell’approvazione dei Programmi operativi 2016/2018, si ritiene di dover sospendere l’attività di ricovero in elezione e urgenza connesse con la disciplina di Chirurgia Vascolare».
Peccato che la parola attesa, presente nel vocabolario dell’ASREM, sia bandita dalla chirurgia vascolare, essendo spesso necessario intervenire, pena la vita, in pochissimi minuti. Pensate, ad esempio, ad un incidente stradale con lesioni gravissime o ad uno dei tanti incidenti che avvengono nei campi. Se vi mozzate quindi un braccio o una gamba, assicuratevi che ci sia qualcuno nelle vicinanze pronto ad accompagnarvi presso gli ospedali più vicini di Benevento, San Giovanni Rotondo o Napoli dove farveli riattaccare se prima non siete già morti.
Sospesa la chirurgia vascolare, attendiamo di conoscere dall’Asrem e dal Presidente Commissario Frattura se nelle more dei Piani Operativisono siano stati sospesi anche gli incidenti, gli aneurismi, i trombie tutto il resto della casistica medica di specie.
In attesa della risposta, emerge sempre più chiara la filosofia che ispira la riforma sanitaria in atto. Davanti ad una casa con una lesione chiunque riparerebbe la crepa. Frattura e soci invece fanno prima, bombardano direttamente la casa e risolvono il problema in radice.

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