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venerdì, Aprile 19, 2024

Odissea per una futura mamma: “Più di due mesi per una prima visita”

AttualitàOdissea per una futura mamma: "Più di due mesi per una prima visita"

laura2Laura è una ragazza di Portocannone. 34 anni appena compiuti e in attesa di un evento che le cambierà la vita: la nascita del suo primo figlio. Una gioia immensa, ma anche la consapevolezza di una nuova responsabilità. Tante le aspettative, ma anche le paure soprattuto quando si è trovata a dover fare conti con la prima visita da effettuare. Le è tremata la terra sotto ai piedi. Lei che ha vissuto tanti anni a Udine e ora è tornata qui per far nascere suo figlio si è scontrata con i tempi di attesa troppo lunghi per le tappe da rispettare quando bisogna controllare la regolare crescita di un feto e con l’impossibilità di fare la prima visita privatamente, come le era stato consigliato, per problemi economici. Sono stati giorni duri per lei, già alle prese con le ansie che una gravidanza porta con sè. «Quando mi hanno detto che ci volevano più di due mesi per una visita che io dovevo fare entro una settimana mi è caduto il mondo addosso. Non sapevo come fare. Da un privato per far prima, come mi avevavo consigliato al Cup, non potevo andare. Troppo costoso per me, sono disoccupata e ho l’esenzione per il ticket. Poi parlando con una mamma mi ha consigliato di telefonare direttamente a un ginecologo che mi permesso di andare all’ambulatorio di Santa Croce di Magliano dove le visite da fare erano poche. E cosi’ ho fatto e dopo circa un mese sono riuscita fare la mia prima visita. Però è stata dura, sono stata presa dallo sconforto in più occasioni». Ora Laura sta pensando di non partorire più qui. L’ha spaventata anche la chiusura temporanea che c’è stata un mese fa del reparto di ginecologia del San Timoteo per carenza di pediatri. Una cosa mai successa prima e che dimostra come la logica dei tagli e dei meri numeri ha ormai messo in ginocchio il sistema sanitario del molise.

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