di Piacentino Salati
La parola che resiste è il tema che gli organizzatori hanno scelto per la seconda edizione di Poietika, la kermesse artistico-letteraria diretta da Valentino Campo, promossa da Regione Molise e Fondazione Molise Cultura che oggi si conclude a Campobasso dopo 5 giorni di incontri con poeti di fama nazionale ed internazionale, proiezioni di cortometraggi, concerti.
La manifestazione è intitolata alla memoria del poeta campobassano Dominick Ferrante, prematuramente scomparso, e – dicono gli organizzatori – ha voluto incontrare nelle sue inclinazioni possibili, la filosofia, la letteratura, la poesia, la musica e le arti visive.
Dopo il riscontro positivo della prima edizione, Poietika quest’anno ha concentrato l’attenzione sulla funzione civile della Letteratura. La parola (che resiste, appunto) come atto di resistenza e di denuncia, baluardo contro l’omologazione imperante, valore assoluto di libertà e civiltà. Per questa nuova edizione sono stati coinvolti alcuni dei più significativi interpreti contemporanei, italiani e stranieri, della poesia, della prosa, della saggistica, della musica, della canzone d’autore e del teatro, che hanno coniugato l’impegno civile con la propria attività artistica.
Ricco il parterre degli ospiti di Poietika 2016: Vito Mancuso, Emanuele Tonon, Giuseppe Genna, Andrea Gentile, Hamid Ziarati, Milo De Angelis, Leopoldo Santovincenzo, Adele Fraracci, Walter Casilli, Luca Guglielmetti, Daniela Carmosino, Antonio Di Chiro, William Mussini, Ibrahim Nasrallah, Wasim Dahmash e Basir Ahang, giornalista e poeta nato a Kabul, italiano di adozione, che si occupa di Afghanistan, la sua martoriata terra, concentrandosi sui diritti umani con particolare attenzione alla situazione dei rifugiati e delle donne.
A Campobasso anche Milo De Angelis, tra le voci più significative della poesia italiana contemporanea.
Positivo il bilancio della manifestazione, come ha confermato il direttore artistico di Poietika.
