13.2 C
Campobasso
venerdì, Marzo 29, 2024

Frattura sfascia la Sanità pubblica. In ginocchio il Cardarelli, chiusi interi reparti

AperturaFrattura sfascia la Sanità pubblica. In ginocchio il Cardarelli, chiusi interi reparti

di PASQUALE DI BELLO

E’ un coro di reazioni contrarie quello che segue la divulgazione in forma integrale del Piano Operativo Straordinario per il riordino della Sanità. Quello che emerge è un quadro a tinte fosche dove la Sanità pubblica viene fatta letteralmente a pezzi. Chiudono numerosi reparti del Cardarelli, completamente gli ospedali di Larino e Venafro. Degli accordi tanto sbandierati con i parlamentari Ruta e Leva, nel Piano di Frattura non vi è traccia.

La Sanità molisana fatta letteralmente a pezzi. E’ questa la sintesi generale che fanno operatori, forum, comitati e cittadini a poche ore dalla divulgazione in forma integrale del discusso, misterioso e contestato Piano Operativo Straordinario per il riordino della Sanità molisana. A restare totalmente stritolato dal piano Frattura è l’Ospedale Cardarelli. Letteralmente cancellati i reparti di Cardiologia, Oncologia, Neurochirurgia e Geriatria (assegnata, quest’ultima, completamente a Villa Maria). Smantellato anche il reparto di Malattie infettive, passato da 17 posti in totale a soli 2 (praticamente è la chiusura). Più che dimezzati i reparti di chirurgia ed ortopedia. Gli ospedali di Larino e Venafro, ormai ex, perdono tutta la dotazione di posti letto; chiusi tutti i reparti, compreso Oculistica al Vietri e Ortopedia al SS Rosario, un tempo fiori all’occhiello delle strutture. Frattura, smentendo ancora una volta se stesso, in più occasioni aveva dichiarato di voler fare dell’uno e dell’altro poli specialistici nelle rispettive discipline.

A questa macelleria sanitaria si aggiunge poi il capitolo tagli: 500.000 € all’assistenza domiciliare; 150.000 alla nutrizione domiciliare; 375.000 ai laboratori analisi; 410.000 ai defibrillatori; 2.362.000 x medicinali e dispositivi medici; 512.000 x manutenzione delle apparecchiature; 111.000 per distribuzione di farmaci e vaccini; 289.000 per la fornitura a domicilio di pannoloni. Per restare a quelli più significativi.

Sempre sul versante economico, emerge un’altra novità. Il tanto sbandierato trasferimento a titolo di comodato gratuito del Cardarelli presso i locali della Fondazione Giovanni Paolo II, diventa a titolo oneroso. A dirlo è la delibera di Giunta 180 del 27 aprile scorso che parla, testuali parole, di “riconoscimento economico per l’utilizzo e futura acquisizione in proprietà della struttura dell’Università Cattolica, nella parte che sarà utilizzata dal Cardarelli”.

Ma la fiera delle fesserie non si ferma qui. Qualcuno ricorda la conferenza stampa congiunta di Frattura, Ruta e Leva, quella dove parevano annunciassero lo sbarco dell’uomo sulla Luna, tanta l’enfasi data all’evento? Bene: dissero ai molisani di aver trovato la quadra per raddrizzare il sistema Sanitario. Sapete di quegli accordi quanto è stato recepito nel piano Frattura? Nemmeno una parola. Dal Molise di tutti al Molise dei fessi, passando per quello dei Pinocchi. E’ questa l’unica e amara conclusione.

 

Ultime Notizie