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sabato, Aprile 20, 2024

Deficit sanitario, un’altra mazzata per i molisani: in arrivo aumenti alle addizionali

AperturaDeficit sanitario, un'altra mazzata per i molisani: in arrivo aumenti alle addizionali

Irpef-2012.-Aumenti-delle-addizionali-regionali-300x203di ANNA MARIA DI MATTEO

Continua inarrestabile l’aumento della tassazione a carico dei contribuenti molisani che risultano essere quelli maggiormente costretti a sopportare una pressione fiscale che ha ormai raggiunto livelli insostenibili.
E così, secondo i dati diffusi dalla Cgia di Mestre, anche per il 2016 c’è poco di cui stare tranquilli: la Regione Molise inasprirà ulteriormente le addizionali a causa del pesante disavanzo sanitario e del difficile rispetto del piano di rientro. Aumenti che scattano in automatico per le regioni, come il Molise che, da questo punto di vista, risultano inadempienti.
La situazione dei contribuenti molisani è tra le peggiori in assoluto. Qualche esempio?
Un pensionato con un reddito annuo lordo di 16mila euro, relativo ad un assegno mensile di mille euro,tra il 2010 ed il 2016 ha subìto un aumento delle addizionali di 86 euro, pari a più 34%. Per il 2016 dovrà versare 336 euro.
Per un lavoratore dipendente, il cui reddito annuo è di 21mila euro lordi, e con uno stipendio mensile di 1350 euro, l’aumento fiscale maturato dal 2010 al 2016 è di 120 euro, pari ad un +36%. Nel corso del 2016 dovrà versare nella casse di Regione e Comune di residenza 454 euro.
Tartassati anche i lavoratori autonomi per i quali l’aumento previsto per il 2016 è del 41%. Le aliquote vanno applicate in base agli scaglioni di reddito ma risultano ugualmente pesanti , per tutte le categorie di lavoratori.
Una situazione dunque assolutamente difficile ed allarmante per i contribuenti molisani che pagano tasse in cambio di un servizio sanitario regionale assolutamente inefficiente.
Ormai è chiaro a tutti lo stato in cui si trovano gli ospedali molisani, smantellati, senza personale e con pochi posti letto. E poi non va dimenticato un altro aspetto: le prestazioni e gli esami diagnostici: ormai sono tutti a pagamento ed anche i pensionati, ed i malati affetti da particolari patologie che prima beneficiavano delle esenzioni oggi pagano tutto. Anche l’aria che respirano. E non va di certo meglio sul fronte delle liste di attesa, che in alcuni casi sono lunghe mesi.
Ma questo, è evidente, poco importa a chi governa e decide le sorti della regione.

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