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giovedì, Marzo 28, 2024

Frattura si esalta per i dati Istat del 2014. “Il Molise riparte” dice, ma le vertenze restano aperte, l’edilizia è in coma e i poveri aumentano

AperturaFrattura si esalta per i dati Istat del 2014. "Il Molise riparte" dice, ma le vertenze restano aperte, l'edilizia è in coma e i poveri aumentano

cantieresicurezza2Da un lato ci sono i sindacati che continuano a chiedere alla politica di risolvere le tante vertenze aperte e con loro ci sono i molti molisani che non arrivano a fine mese o hanno forti difficoltà; dall’altro c’è la Regione, con il Governatore che esulta per il nuovo report dell’Istat sull’economia. “Il Molise riparte” dice trionfante Frattura. “In un anno – continua – dal 2013 al 2014, a fronte di un calo generale del Mezzogiorno del -1,1%, noi otteniamo un +1% di Pil, prodotto interno lordo, +1,6% per crescita dell’occupazione, e +0,2% per i consumi delle famiglie”.
Così, dunque, Frattura nel comunicato inviato alle redazioni, mentre il 2015 si sta chiudendo e davanti al Consiglio regionale, in barba agli sbandierati dati Istat, le proteste dei lavoratori, dei sindacati, dei cittadini sono state pressoché costanti; la classe politica sotto accusa per le indennità che percepisce, per mancanza di progettualità, di risposte, per i conflitti di interesse. Da più parti la richiesta che il presidente della Regione si dimetta e i molisani tornino alle urne.
Frattura parla di sacrifici e tagli, risanamento dei conti, ristrettezze dolorose, di percorso necessario per ripartire e confida nelle prospettive della nuova programmazione comunitaria, Por, Psr, nelle opportunità del riconoscimento dell’Area di Crisi. Anzi, lui parla di ripresa che si comincia a toccare con mano.
Intanto il settore dell’edilizia è al collasso. Il governatore ripone fiducia negli interventi infrastrutturali programmati, dice, di prossima attivazione e attende, con ottimismo, il confronto con il 2016. Ma l’Acem sbalza Frattura dal carro del trionfo, riportandolo alla realtà dei fatti, e annuncia iniziative eclatanti se la Regione non sbloccherà a stretto giro i pagamenti per i lavori eseguiti dalle imprese. “Siamo a tre settimane dalla chiusura delle tesorerie – fa sapere il presidente Corrado di Niro – i tempi tecnici stringono, gli oneri che le aziende devono sostenere a dicembre sono elevati e le imprese, così stando le cose, si troveranno costrette, loro malgrado, a licenziare, tra operai e impiegati, circa mille persone. Il settore è completamente abbandonato dalla Regione”. Questo dunque lo scenario a dicembre, senza aspettare il confronto con il 2016. Altro dato da rilevare è che sono 6395 i poveri in Molise assistiti dal Banco alimentare attraverso 41 strutture convenzionate. Dato diffuso in occasione della 19esima edizione della “Giornata nazionale della colletta alimentare” in programma domani (sabato 28 novembre).
La percezione che si registra, tra la gente, è un distacco tra Frattura e la realtà dei fatti.

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