di PASQUALE DI BELLO
A dare l’annuncio della vittoria delle popolazioni matesine dinanzi al Tar Molise è stato Massimo Romano, avvocato che insieme ad altri si è occupato del caso. Dopo la revoca delle autorizzazioni alla costruzione delle centrali, per le società interessate una seconda tegola che spegne le richieste di indennizzi milionari.
Con un annuncio pubblicato su Facebook, anzi, più correttamente, per rimanere al linguaggio dei social network, con un “post”, l’avvocato Massimo Romano, ex leader di Costruire democrazia, ha reso nota la vittoria del popolo contro le lobby. Le lobby, in questo caso, sono quelle delle biomasse, appetibili cotolette che imprenditori col dollaro al posto della pupilla tentano di azzannare in ogni dove. C’hanno provato anche nell’area matesina, in mezzo al verde e in mezzo al Creato che il Padreterno ci ha dato in prestito ma che a qualcuno deve essere sembrato di sua esclusiva proprietà, tanto da costruirci fabbriche che bruciano legnetti e ne ricavano energia poi venduta per costruirci da qualche parte la Bomba atomica (si fa per dire) o qualche altra schifezza che di riffa o di raffa ci ritroviamo sulla tavola e nello stomaco, E non solo nello stomaco, come ben si può comprendere senza dover aggiungere alcuna specifica da caserma.
Bene. Le popolazioni del Matese oggi hanno vinto una seconda volta. Dopo la prima che, al culmine di un corpo a corpo durato mesi, ha messo in fuga e a gambe levate le due ditte che si accingevano a realizzare le centrali, adesso è arrivata la seconda. Quella ottenuta davanti al Tar del Molise che ha ritenuto farlocche le richieste di indennizzi milionari avanzate dalle imprese che intendevano costruire a Campochiaro e San Polo Matese. Nel post che ha annunciato la vittoria, Romano, senza rinunciare ad una dose di perfidia, ha chiosato: “Grazie a tutti i cittadini del Matese che hanno difeso il loro territorio senza lasciarsi intimidire”. Dopo quel verbo, intimidire, Romano, probabilmente voleva aggiungere altro: “da Frattura e soci”, probabilmente (la vicenda, è noto, ha coinvolto anche il presidente della Regione). Ma adesso fa l’avvocato e per sentirglielo dire bisognerà aspettare un po’. Il tempo di organizzarsi e ripartire con Costruire democrazia. Vedrete, le elezioni sono molto più vicine di quello che i molisani credono e vedrete che Romano lo dirà. A ragione.
