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sabato, Aprile 20, 2024

Precari sanità, la Uil: i contratti possono essere rinnovati. Ma il commissario ad acta continua sulla strada dei tagli indiscriminati

AperturaPrecari sanità, la Uil: i contratti possono essere rinnovati. Ma il commissario ad acta continua sulla strada dei tagli indiscriminati

precari-sanitàdi ANNA MARIA DI MATTEO

Chi lo ha detto che i contratti dei precari della sanità non possono essere rinnovati, alla scadenza? E chi ha deciso che non si possono bandire nuovi concorsi? Lo ha detto il commissario ad acta, Paolo Frattura, ma non di certo le linee guida nazionali decise dalla Conferenza Stato-Regioni. La segretaria regionale della Uil Tecla Boccardo, è tornata, ancora una volta, sulla situazione in cui si trova la sanità molisana e sulle conseguenze, nefaste, della gestione commissariale.
Sono già decine i contratti di infermieri, medici e ausiliari non rinnovati in questi mesi. E sino al alla fine dell’anno saranno centinaia, con conseguenze gravissime sull’assistenza ai pazienti.
«Le linee guida nazionali e lo stesso tavolo tecnico permettono già la proroga dei contratti a tempo determinato, del personale sanitario – ha ricordato la Boccardo – anche per le Regioni sottoposte a piano di rientro. Il tutto per garantire i livelli essenziali di assistenza. In Molise, però – ha aggiunto – accade il contrario. I lavoratori vengono mandati a casa. Rispetto all’assunzione di personale, va semplicemente predisposta una relazione che ne giustifichi la necessità e non ci sono limitazioni specifiche sulla garanzia dei Lea. Su questo – ha concluso Tecla Boccardo – la Uil non accetterà una politica che batte cassa sulla pelle dei malati e dei lavoratori».
Dichiarazioni che sconfessano su tutta la linea l’operato del commissario ad acta Paolo Frattura che in diverse occasioni ha giustificato i mancati rinnovi dei contratti in scadenza con le restrizioni imposte dal piano di rientro.
A quanto pare non è così. Ed a conferma di questa tesi, ci sono i nuovi concorsi banditi da altre Regioni, i rinnovi dei contratti dei precari, nonostante le stesse Regioni abbiano, come il Molise, i conti della sanità in rosso.
Dunque è una precisa volontà politica, un disegno ben definito per smantellare progressivamente la sanità pubblica? Alla luce dei fatti verrebbe da pensare questo.
Se così fosse, si tratterebbe di un atto gravissimo, perché metterebbe a rischio persino i livelli minimi di assistenza.E nel Molise non resterebbe più nulla. Anche il diritto alla salute, sancito e tutelato dalla Costituzione, verrebbe cancellato definitivamente.

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