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venerdì, Marzo 29, 2024

Egam, il Comune di Campobasso aderisce. L’allarme delle opposizioni: l’acqua sarà presto privatizzata

AperturaEgam, il Comune di Campobasso aderisce. L'allarme delle opposizioni: l'acqua sarà presto privatizzata

di ANNA MARIA DI MATTEO

Il Consiglio comunale di Campobasso ha approvato, a maggioranza, l’adesione all’Egam, il nuovo ente istituito dalla Regione per la gestione delle risorse idriche. 14 i voti favorevoli, 7 i contrari (4 del polo civico, due dei Cinque Stelle e quello di Durante di Lab).
Un voto che è arrivato al termine di una lunga seduta. Ma prima della votazione finale, la maggioranza ha respinto due ordini del giorno. Il primo del Movimento 5Stelle che ribadiva la necessità di tutelare l’acqua come bene pubblico, il secondo del polo civico che chiedeva la revoca della delibera e la presentazione di un ricorso, così come stanno facendo un nutrito gruppo di sindaci. I due ordini del giorno sono stati bocciati, mentre è passato un terzo ordine del giorno del Pd che in sostanza ribadiva il concetto dei 5Stelle, con le risorse idriche che devono restare pubbliche.
Il dibattito che si è sviluppato in aula è stato caratterizzato da momenti di tensione, di scontri verbali tra la maggioranza, e l’opposizione, con Francesco Pilone del polo civico e Simone Cretella del Movimento 5Stelle che hanno attaccato frontalmente il sindaco.
A finire sotto accusa la decisione dell’amministrazione di accettare supinamente un provvedimento imposto dall’alto, il decreto Sblocca Italia e, di riflesso, la delibera della Giunta regionale che lo ha recepito.
L’adesione all’Egam per il Comune di Campobasso significherà la presidenza dell’ente al sindaco della città capoluogo. I vice dovrebbero essere i sindaci di Termoli ed Isernia. La maggioranza  ha difeso con decisione la linea dettata da Battista. Ma all’interno della stessa maggioranza c’è chi, come Michele Durante si dissocia e voto contro. Dai banchi dell’opposizione si leva un coro di no. IL movimento 5Stelle aveva proposto l’aggiornamento della seduta a data destinarsi, in attesa di un incontro con il presidente Frattura e la delegazione parlamentare. Ma la maggioranza ha respinto la richiesta. E a fine giornata il voto che ha sancito l’ingresso del Comune nel consorzio. Con buona pace di quel gruppo di sindaci che invece non si arrendono e si preparano a dare battaglia, anche sul fronte giudiziario, per impedire che la lobby dell’acqua metta le mani sulle risorse idriche molisane.

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