di ANNA MARIA DI MATTEO
Scadranno oggi i contratti di 50 ausiliari del settore sanità. Entro fine anno saranno complessivamente 500 i precari che saranno rimandati a casa perché i contratti non saranno rinnovati.
Hanno ricordato essenzialmente questo, al capo di gabinetto del prefetto di Campobasso i sindacati che hanno partecipato al vertice convocato in prefettura al quale erano presenti anche i vertici dell’Asrem.
Un incontro che in sostanza rappresenta la prassi, c on il tentativo di conciliazione, andato a vuoto. Ma dal vertice è venuto fuori l’annuncio, da parte dei sindacati, della mobilitazione che partirà a settembre. Una mobilitazione che si tradurrà in scioperi e in presidi davanti alla sede della Giunta regionale.
L’obiettivo è quello fare in modo che vengano mantenuti i livelli occupazionali.
Perché il mancato rinnovo dei contratti in scadenza provocherà la paralisi all’interno degli ospedali molisani, già al collasso.
Entro il 31 dicembre mancheranno all’appello in 500 tra ausiliari, medici, infermieri. 500 operatori sanitari in meno nelle corsie degli ospedali, con conseguenze drammatiche sull’assistenza ai pazienti.
Un quadro già tracciato, con dovizia di particolari dai sindacati al mondo politico, al commissario ad acta, Paolo Frattura, sordo di fronte all’allarme lanciato sulla sanità molisana.
E a nulla, è valsa la manifestazione di protesta organizzata, qualche settimana fa dai precari, dapprima davanti alla sede dell’Asrem, poi davanti ai cancelli del Consiglio regionale. E la conferma è arrivata dal mancato rinnovo dei 50 contratti che scadono oggi.
Il prossimo autunno si annuncia caldo, sul fronte occupazionale. Alle tante, troppe aziende in crisi, alle vertenze aperte, andrà ad aggiungersi anche quella sulla sanità. E saranno centinaia i lavoratori licenziati che andranno ad ingrossare la lista, già drammaticamente lunga, dei disoccupati del Molise.
