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mercoledì, Aprile 24, 2024

Isernia-Castel di Sangro, Brasiello apre al confronto con il comitato “No Lotto Zero”

AttualitàIsernia-Castel di Sangro, Brasiello apre al confronto con il comitato "No Lotto Zero"

Il comitato «No Lotto Zero» ha centrato il suo obiettivo. All’incontro convocato per discutere sull’utilità del progetto che prevede il collegamento tra il bivio di Miranda della superstrada Isernia-Castel di Sangro e il bivio di Pesche-Isernia nord, hanno partecipato non solo i cittadini, ma anche tecnici, progettisti e amministratori. Tra loro anche il sindaco del capoluogo di provincia, Luigi Brasiello. Il primo cittadino è apparso scettico sulla realizzazione dell’opera. Se ne parla da troppo tempo – ha detto – per questo dubito che si arrivi a qualcosa di concreto, ma in ogni caso, ha aggiunto è aperto a ogni tipo di confronto: «Non mi tiro di certo indietro. Cercheremo di capire quali sono i pro e i contro di un’opera così invasiva, se può o meno causare danni a una zona della città che è particolarmente importante per Isernia. Per cui sono disponibile a qualsiasi confronto». Dal canto proprio uno dei progettisti, Maurizio De Vincenzi, ha fatto chiarezza sui numeri e sui dubbi che ruotano intorno a questo progetto: «L’importo complessivo dell’intervento – ha detto – ammonta a 144 milioni di euro. Devono essere rapportati ai 12 chilometri di viabilità da realizzare: i costi sono in linea con gli interventi di viabilità che si realizzano in Italia e in Molise. Questo progetto – ha aggiunto De Vincenzi a proposito dei problemi idrici – è dotato di tutti gli stdi idrogeologici, geologici, idraulici e idrologici. Tra l’altro il progetto è dotato di un sistema di captazione e di trattamento delle acque di prima pioggia che vengono adeguatamente trattate e chiarificate i veri e propri impianti di depurazione». Ampia, al termine del confronto, la soddisfazione di Celeste Caranci, portavoce del comitato No Lotto Zero. Ma la posizione resta comunque la stessa. E cioè che l’opera non si deve fare: «Hanno confermato quelle che sono le nostre perplessità sull’opera, a partire dal rapporto costo/benefici: non vediamo quali benefici avrà la nostra comunità rispetto a questa opera. E poi soprattutto ci sono i rischi ambientali: mettiamo a rischio le nostre sorgenti, le nostre radici storiche di città ricca di acque, per qualcosa che non sarà utile per la nostra città. E che costerà una cifra incredibile».

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