Il comitato «No Lotto Zero» ha centrato il suo obiettivo. All’incontro convocato per discutere sull’utilità del progetto che prevede il collegamento tra il bivio di Miranda della superstrada Isernia-Castel di Sangro e il bivio di Pesche-Isernia nord, hanno partecipato non solo i cittadini, ma anche tecnici, progettisti e amministratori. Tra loro anche il sindaco del capoluogo di provincia, Luigi Brasiello. Il primo cittadino è apparso scettico sulla realizzazione dell’opera. Se ne parla da troppo tempo – ha detto – per questo dubito che si arrivi a qualcosa di concreto, ma in ogni caso, ha aggiunto è aperto a ogni tipo di confronto: «Non mi tiro di certo indietro. Cercheremo di capire quali sono i pro e i contro di un’opera così invasiva, se può o meno causare danni a una zona della città che è particolarmente importante per Isernia. Per cui sono disponibile a qualsiasi confronto». Dal canto proprio uno dei progettisti, Maurizio De Vincenzi, ha fatto chiarezza sui numeri e sui dubbi che ruotano intorno a questo progetto: «L’importo complessivo dell’intervento – ha detto – ammonta a 144 milioni di euro. Devono essere rapportati ai 12 chilometri di viabilità da realizzare: i costi sono in linea con gli interventi di viabilità che si realizzano in Italia e in Molise. Questo progetto – ha aggiunto De Vincenzi a proposito dei problemi idrici – è dotato di tutti gli stdi idrogeologici, geologici, idraulici e idrologici. Tra l’altro il progetto è dotato di un sistema di captazione e di trattamento delle acque di prima pioggia che vengono adeguatamente trattate e chiarificate i veri e propri impianti di depurazione». Ampia, al termine del confronto, la soddisfazione di Celeste Caranci, portavoce del comitato No Lotto Zero. Ma la posizione resta comunque la stessa. E cioè che l’opera non si deve fare: «Hanno confermato quelle che sono le nostre perplessità sull’opera, a partire dal rapporto costo/benefici: non vediamo quali benefici avrà la nostra comunità rispetto a questa opera. E poi soprattutto ci sono i rischi ambientali: mettiamo a rischio le nostre sorgenti, le nostre radici storiche di città ricca di acque, per qualcosa che non sarà utile per la nostra città. E che costerà una cifra incredibile».