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venerdì, Marzo 29, 2024

‘La buona scuola’, Ruta presenta gli emendamenti al disegno di legge

Attualità'La buona scuola', Ruta presenta gli emendamenti al disegno di legge

di ANNA MARIA DI MATTEO

La scuola non ha bisogno di autoritarismo, semmai di autorevolezza, perché è il nucleo di formazione sociale più importante dopo la famiglia. Per questa ragione il disegno di legge elaborato dal governo Renzi va rivisto, va modificato in alcune  delle sue parti. E la conferma della non condivisione arriva dallo sciopero nazionale che ha registrato un’adesione da record, pari al 90%.

Lo ha detto, a chiare lettere, il senatore del Pd, Roberto Ruta, che ha presentato una serie di emendamenti al testo.

Ed ha convocato i giornalisti per illustrarli e per chiarire che nel disegno di legge La buona scuola non tutto è sbagliato. «Ci sono cose buone, come l’assunzione dei 100mila insegnanti – ha spiegato – ma altre che vanno assolutamente cambiate».

Tra gli emendamenti presentati dal deputato molisano, c’è quello che prevede l’istruzione obbligatoria per almeno dodici anni, a partire dall’anno scolastico 2016-2017.

E poi, altro punto contestatissimo della riforma, è la figura del dirigente scolastico.

Un vero e proprio manager al quale  viene attribuito il potere decisionale sulla scelta dei docenti e sulle premialità da assegnare loro. Anche su questo punto, Ruta ha presentato alcuni emendamenti che stabiliscono i criteri di merito degli insegnanti, con l’istituzione del comitato per la loro valutazione, composto da due docenti, eletti dal collegio dei docenti, da due rappresentanti dei genitori e altrettanti degli studenti. Le indicazioni fornite dal comitato saranno vincolanti.

Altro punto centrale della riforma, sul quale  Ruta ha espresso un giudizio positivo è il piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato, che prevede 100mila immissioni in ruolo. «Il problema è che restano fuori 50mila insegnanti», ha ricordato il deputato che ha presentato un un emendamento che prevede l’inserimento delle assunzioni a tempo indeterminato in un piano pluriennale, in maniera da consentire la stabilizzazione, graduale, anche dei 50mila insegnanti che per il momento restano fuori a causa di quella che Ruta ha definito una discriminazione e che in questo modo sarebbe meno insopportabile.

Intanto la competente Commissione del Senato ha avviato le audizioni con le associazioni, mercoledì è prevista la discussione e la votazione.

«In serata ci sarà la riunione del Gruppo Pd. In base a quello che verrà fuori da quell’incontro – ha spiegato Ruta – decideremo il da farsi. Perché una cosa è certa: se il disegno di legge non sarà modificato, non saremo d’accordo e solleveremo la questione in maniera forte e decisa», ha chiuso il senatore.

 

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